Da quando la vitamina b12 si è imposta come una delle sostanze fondamentali per la nostra salute è divenuta una sorta di entità metafisica: tutti ne parlano ma nessuno sa se esiste veramente o dove si trovi.
Ebbene, non solo essa esiste veramente, ma curiosamente si trova più o meno ovunque. Il problema è che pur trovandosi in ogni elemento che ci circonda - incluse le nostre feci - quasi mai è assimilabile dal nostro organismo.

Gli alimenti che ci consentono di ricavare la vitamina b12 in forma attiva sono unicamente quelli animali o che derivano dagli animali. Il principale fra questi è il fegato di bovino, ma anche i molluschi, la carne rossa, il pesce, il pollame e in minor percentuale i latticini ne sono ricchi.

Qualcuno giura di vivere da anni ricavandola dal Tempeh, dalle alghe o addirittura dalla birra. Chi afferma ciò potrebbe avere una carenza di b12 e non saperlo o essere destinato a guai più seri in futuro qualora non modificasse la propria dieta o decidesse di integrarla con gli integratori vitaminici.

La vitamina b12 infatti rimane immagazzinata nel fegato per lunghi periodi di tempo. Se un onnivoro un bel giorno si svegliasse  decidendo di non cibarsi più di alimenti proteici, non risentirebbe nell'immediato della sua carenza perchè l'organismo ha la capacità di attingere alle "riserve" accumulate nel fegato.
Inoltre, a dispetto di analisi del sangue che evidenziano livelli di b12 nella media, la vitamina non è detto si trovi in forma attiva.

Se seguite una dieta prettamente vegana e non fate uso di integratori, Il consiglio per fugare ogni dubbio è quello di effettuare degli esami incrociati di vitamina b12, acido folico e omocisteina, in modo da valutare se effettivamente c'è la la necessità di integrarla. Ciò che comunque va sempre tenuto a mente è che la vitamina b12 NON si trova negli alimenti vegetali e che chi conduce una dieta povera di proteine dovrebbe monitorare i propri valori.