Cosa significa bere un vino senza solfiti aggiunti, per la salute e per l'ambiente.

Vino senza solfiti aggiunti, una ''buona'' scelta

Alimentazione postato da LipsiaSHOP || 10 anni fa

Parlando di Made in Italy, un settore che non conosce la crisi è sicuramente quello del vino: in particolare, ci riferiamo alla produzione di vini senza solfiti aggiunti. I consumatori sono sempre più attenti alla propria salute e si dimostrano interessati a consumare prodotti più sani e genuini. Ma produrre vini senza additivi non è solo una scelta commerciale: significa anche garantire prodotti che rispettino la cultura del territorio.

I solfiti vengono usati come additivi sotto forma di anidride solforosa, per preservare la fase di ossidazione nella vinificazione. Nonostante il suo uso sia stato ritenuto indispensabile per salvaguardare le proprietà organolettiche del prodotto, un eccessiva quantità di solfiti può provocare nell'uomo problematiche per la sua salute: soprattutto per il sistema respiratorio, cardiovascolare e per l'apparato digerente.

Alcune aziende hanno deciso di puntare su nuove tecniche di vinificazione, che facessero a meno degli additivi tossici. I risultati non sono mancati: i vini senza solfiti aggiunti contengono solo i solfiti prodotti naturalmente, non quelli aggiunti chimicamente. Per compensare questa mancanza, è necessario rispettare norme igieniche più rigorose e controllare più a fondo la qualità delle materie prime. Ma è un sacrificio che queste aziende hanno deciso di fare in nome di natura e salute. A titolo di esempio, citiamo Tenula Villa Tavernago, situata sui Colli Piacentini, che ha deciso di puntare sul biologico e sulla sua linea di vini senza solfiti: Ortrugo frizzante Podere Visconti, Pinot grigio Campo Bianco,Gutturnio Frizzante Ciribusco, Bonarda Frizzante La Barabina, Pinot nero rosato frizzante Querido Rosé.

Bere un vino senza solfiti aggiunti vuol dire quindi prendere consapevolezza che i buoni prodotti sono quelli più naturali e più genuini. Una scelta etica e naturale. Senza rinunciare al gusto.