Come ogni anno sono state pubblicate dall'OMS le stime relative al consumo medio mondiale giornaliero di calorie.
I dati non sono affatto incoraggianti, soprattutto per i paesi occidentali che mediamente rivelano una tendenza, difficile da invertire, ad ingrassare, con conseguenze non soltanto per l'estetica ma principalmente per la salute. L'Italia, nella speciale classifica dei paesi dove il consumo di calorie è più abbondante, si colloca al terzo posto.
Nel mondo, il consumo medio giornaliero di calorie per abitante è di 2870, a fronte di un valore limite che è stato fissato a 2500.
Sembrerebbe trattarsi dunque di un lieve eccesso, non fosse altro che guardando in casa nostra ci accorgiamo che l'italiano medio consuma giornalmente 3660 calorie, molto più di quante ne richieda il nostro corpo per funzionare efficientemente.
Frutto forse della tanto osannata dieta mediterranea a base di pasta e farinacei, o forse delle diete lampo che in cambio di un rapido ed immediato dimagrimento determinato un aumento di chili nel lungo periodo, spesso irreversibile.

Peggio dell'Italia solamente l'Austria e gli Stati Uniti d'America. La cucina americana, incentrata sui Fast Food e sul cibo da strada, è ipercalorica e deleteria per le arterie. La conferma che l'americano medio ha la tendenza ad ingrassare la si trova nel comunicato diffuso dall'OMS che segnala un quantitativo medio giornaliero di calorie di 3770.

Ad influire molto sui fattori di rischio concausa di una dieta ipercalorica, ci sono sedenterietà e un'indolenza genetica verso l'attività fisica.
Sebbene per motivi di tempo o economici non tutti abbiano la possibilità di recarsi in palestra o di fare sport, i nutrizionisti affermano che per smaltire parte delle calorie in eccesso basterebbe svolgere una delle attività più semplici che hanno contraddistinto la storia dell'uomo: camminare a piedi.
L'uso e l'abuso dei mezzi di trasporto ha infatti inpigrito ulteriormente una civilità destinata a sprofondare sotto il peso delle proprie calorie.