La caduta dei capelli, o meglio Alopecia, è connessa a numerose cause e concause che vanno dallo stile di vita stressante all’alimentazione non corretta, dagli sbalzi ormonali sino a particolari pr...

Trapianto Capelli: si tratta davvero della cura per eccellenza dell’alopecia?

Salute e Benessere postato da domenicopuzone || 7 anni fa

La caduta dei capelli, o meglio Alopecia, è connessa a numerose cause e concause che vanno dallo stile di vita stressante all’alimentazione non corretta, dagli sbalzi ormonali sino a particolari predisposizioni genetiche.

 

Molto spesso si pensa, e purtroppo erroneamente, che l’alopecia – indipendentemente se interessi uomini o donne - possa essere curata e quindi eliminata in via definitiva attraverso l’autotrapianto di capelli.

 

Eppure la verità è che il trapianto di capelli non cura affatto né tanto meno blocca l’alopecia stessa.

 

Certo la chirurgia ha una sua validità che non può e non deve essere messa in discussione ma anzi porta a risultati eccellenti se eseguita al momento giusto. Va tuttavia considerato un aspetto, e cioè che il trapianto di capelli non si adatta a tutti i casi e la calvizie è una vera e propria malattia, la cui evoluzione non può essere bloccata dalla sola chirurgia. 

 

Chi preferisce considerare soluzioni molto meno invasive può considerare la Rigenerazione Cellulare bSBS, terapia assolutamente innovativa, riconosciuta a livello mondiale e tra le più avanzate al momento per combattere la calvizie. Attraverso bSBS si possono promuovere risultati che vanno oltre la chirurgia!

 

Non è raro, del resto, che negli ultimi 5/10 anni alcuni pazienti si siano addirittura sottoposti a 3/5 interventi senza però che l’autotrapianto abbia avuto effetti definitivi nell’arrestare fenomeni di alopecia. 

 

Va detto che la caduta dei capelli, nella maggior parte dei casi, come già specificato, è causa di varie patologie tra cui l'alopecia: la più diffusa è l'alopecia androgenetica, provocata da ormoni androgeni e nello specifico dal testosterone, nemico numero uno dei bulbi piliferi e capace di scatenare un'eccessiva produzione di sebo che soffoca il bulbo, per l’appunto, impedendo la produzione dei capelli e causandone nel tempo l'atrofia. Ma il testosterone o DHT non è l'unico colpevole e a tutto questo va aggiunto l’effetto dannosissimo della Prostaglandina D2, capace a sua volta di determinare l’assottigliamento progressivo dei follicoli e l'atrofia del bulbo.

 

 

Con l’autotrapianto vengono “spostati” i capelli resistenti alla calvizie in una zona diradata, ma tutto ciò serve solo a coprire "momentaneamente" il problema senza tuttavia risolverlo.

Prima di arrivare alla chirurgia molti esperti consigliano ad esempio di sperimentare tecniche capaci di favorire l'ispessimento del fusto dei capelli analizzando i veri spazi vuoti da riempire: così facendo si va a promuovere l'inversione del processo di miniaturizzazione dei follicoli e si ottiene la massima rigenerazione di quelli non atrofizzati.

 

In tutto il mondo scientifico la soluzione più avanzata per combattere la calvizie è l’associazione tra microchirurgia e Medicina Rigenerativa, per risultati duraturi nel tempo e dai risultati garantiti oltre che di qualità superiore. Quindi, solo dopo aver creato le basi sane attraverso la medicina rigenerativa, si può passare a un’effettiva valutazione di eventuali sessioni di micro chirurgia.

 

Negli ultimi anni anche l'autotrapianto di capelli ha sperimentato con successo l'abbinamento con Protocolli rigenerativi, assicurando al paziente un risultato più completo e un eventuale intervento chirurgico che poggia su una base di salute.

 

 

In Italia per maggiori informazioni sul trattamento bSBS ci si può rivolgere al gruppo biomedico HairClinic.