Nel carcere Torinese ‘Lorusso e Cotugno’, un bambino di appena un mese è stato detenuto con la sua giovane madre terrorizzata. La donna si trovava agli arresti senza ancora aver subito alcuna conda...

Attualità postato da Mike67 || 2 mesi fa

Nel carcere Torinese ‘Lorusso e Cotugno’, un bambino di appena un mese è stato detenuto con la sua giovane madre terrorizzata. La donna si trovava agli arresti senza ancora aver subito alcuna condanna e cosa ancor più grave non ha ancora vedere un avvocato. Il caso era stato denunciato dal parlamentare di Alleanza Verde Sinistra, Marco Grimaldi, che ha chiesto l’intervento del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Dopo il clamore suscitato dalla denuncia del deputato mamma e figlio sono stati trasferiti dal penitenziario all’Icam, l’istituto a custodia attenuata per madri detenute che si trova accanto allo stesso istituto penitenziario. Nella mattina del 3 febbraio è finalmente arrivata l’ordinanza di trasferimento emessa dal Gip di Pistoia, dopo che la direzione del carcere aveva richiesto lo spostamento all’autorità giudiziaria competente e individuato la struttura idonea Per il deputato, si tratta di “una situazione inaccettabile che va sanata immediatamente”. Ha raccolto l’appello e la lettera delle donne detenute nella sezione femminile, che chiedono aiuto. “Basta madri con figli così piccoli dietro le sbarre”. Questa è una cosa inaccettabile aveva dichiarato Grimaldi. “Questa giovane donna è spaventata e il bambino ha bisogno di cure e di assistenza. Non può restare in un posto del genere a lungo. Nordio deve intervenire al più presto. Quel bambino, come tutti i figli di detenuti e detenute, non dovrebbe trovarsi dietro le sbarre”, insiste Grimaldi. Sempre a Torino, un’altra donna detenuta ha con sé i figli di uno e tre anni. Secondo i dati disponibili sul sito del ministero della Giustizia, sono venti le detenute con figli al seguito nei penitenziari italiani. Sul totale, 11 donne sono straniere e 9 italiane. L’associazione Antigone, da sempre impegnata nel monitoraggio delle condizioni di vita dei detenuti, segnala che la presenza dei bambini in carcere ha toccato picchi in alto (fino a superare le 80 unità) e in basso “senza essere particolarmente influenzato neanche dalle modifiche normative introdotte nel tempo a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”. È stata invece la pandemia, con la paura e le conseguenti azioni intraprese, “a ridurre drasticamente i numeri, passati dai 48 bambini della fine del 2019 ai 29 della fine del 2020, fino a raggiungere i 17” di fine dicembre 2023. La situazione attuale è insostenibile e richiede un intervento immediato da parte del Parlamento con un intervento legislativo ad hoc. Le madri detenute e i loro figli hanno bisogno di assistenza e di un ambiente sicuro e accogliente. Non possiamo permettere che i bambini crescano dietro le sbarre. E’ una questione di civiltà giuridica oltre che di umanità.

Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/03/neonato-in-carcere-con-la-madre-arriva-il-trasferimento-allicam-di-torino-il-garante-dei-detenuti-annuncia-un-sopralluogo/7432371/