Denuncia delle ingiustizie, storture del mondo, amore, amicizia e politica. Questi ed altri sono i temi maggiormente affrontati nei testi di canzoni, più o meno conosciuti nel mondo. Se prendia...

Musica postato da moveup || 9 anni fa

Denuncia delle ingiustizie, storture del mondo, amore, amicizia e politica. Questi ed altri sono i temi maggiormente affrontati nei testi di canzoni, più o meno conosciuti nel mondo. Se prendiamo in considerazione i testi dello stimato cantautore Fabrizio De Andrè, scopriamo ad esempio che temi come il rapporto con la campagna, il sentimento di ribellione, l’amore sfortunato, il disprezzo per le opinioni di sinistra, la religione, la ricerca dell’emarginazione e il conflitto con l’ambiente borghese (perfettamente incarnato nella figura del padre) ne fanno da padroni.

Musica e testi: questione di gusti
Stabilire se determinati testi di canzoni siano validi o meno, non è cosa semplice. Talvolta capita di ritrovarci di fronte a brani per noi assolutamente insignificanti (sotto più punti di vista), oggettivamente inascoltabili ma che riescono comunque a riscuotere un enorme successo tra il pubblico. Ci sono canzoni che per molti sono orrende, per pochi sono invece piacevoli e viceversa. È ovviamente anche una questione di gusti. Di recente è stato condotto un sondaggio online che ha provato a definire quelle che sono i peggiori testi di canzoni della storia della musica. Prima tra tutte è Friday di Rebecca  Black: nonostante sia stata eletta sul Web come canzone peggiore di sempre, in una settimana è comunque riuscita a vendere oltre 40.000 copie su iTunes.  A tenere compagnia a “Friday”, ci pensano poi “Jenny from the block” di J- Lo, “Get on your Boots” degli U2, “Don’t Know Why” di Norah Jones, “Agadoo” dei Black Lace, “Touch my Bum” delle Cheeky Girl e “Do ya think I’m Sexy” di Rod Stewart.

Testi di canzoni: ecco i peggiori in Italia
Continuando a scrivere in termini di sondaggi e di testi di canzoni, sempre sul Web migliaia e migliaia di utenti hanno detto la loro anche sulla musica italiana. La lista dei brani selezionati è alquanto sostanziosa, ecco perché ci limitiamo a proporvi il peggio del peggio:
- Giuseppe Povia con “Vorrei avere il becco” (indimenticabile il verso del piccione);
- Gianni Drudi con “Fiki Fiki” (se il ritornello può anche risultare orecchiabile, non si può dire che ci si trovi di fronte ad un testo di canzone serio);
- Cristiano Malgioglio con “Sbucciami” (uno vero capolavoro del Trash anni ’80 dove i doppi sensi ne fanno da padrone);
- Loredana Lecciso “Si vive una volta sola” (un testo piuttosto ridicolo, per non parlare della non- voce della Lecciso);
- Gazosa “Www.mipiacitu” (incipit musicale euforico, ma nulla di più);

Come scrivere il testi di canzoni?
Tra una canzone peggiore e l’altra abbiamo voluto dimostrarvi soprattutto una cosa: potete avere la melodia migliore del mondo, ma se i testi della canzoni non sono validi, tutto i pezzi ne risentiranno negativamente. Qualora voleste cimentarvi nella realizzazione di un brano, dovete innanzitutto comprendere e tenere conto della sua struttura, ovvero: introduzione, la sezione iniziale che conduce nel testo della canzone; strofa, la parte principale di tutta il pezzo; coro, cioè la parte del brano musicale che si ripete senza cambiare; ponte, una delle parti più difficili da scrivere, in quanto deve distinguersi dal resto della canzone e deve sapere colpire l’ascoltatore.

Fonte: http://www.musicafe.it