Ricevere un’eredità è sicuramente un piacere, ma è importante considerare alcuni casi in cui la legge prevede anche un onere fiscale.

Economia postato da biomeglio || 8 mesi fa

Chi riceve beni mobili, immobili, diritti reali o denaro come eredità, infatti, è tenuto a pagare l’imposta sulle successioni detta anche “tassa di successione” e a presentare la relativa dichiarazione per il calcolo delle tasse. L’Agenzia delle Entrate stabilisce l’importo dovuto sulla base dei dati forniti e, se necessario, effettua correzioni per eventuali errori di calcolo della base imponibile. Vediamo dunque cos’è la tassa di successione, quanto costa e come pagarla. Come viene applicata la Tassa di successione La successione rappresenta un evento giuridico che si verifica quando una persona subentra nella posizione giuridica di un altro soggetto. Un esempio classico di successione si rinviene nella causa di morte di un individuo, seguita dal processo di eredità. In caso di decesso, le proprietà del defunto transitano agli eredi (se accettano l’eredità). Tale trasferimento patrimoniale comporta l’applicazione di un tributo da parte dello Stato, adempiuto tramite l’Agenzia delle Entrate, determinando così l’istituzione dell’imposta di successione. I beni che rientrano nell’asse ereditario includono: Beni immobili e diritti reali immobiliari; Aziende, navi e aeromobili; Denaro, gioielli e mobili, fino al 10% del valore netto dell’asse ereditario; Rendite e pensioni; Azioni e obbligazioni, altri titoli, quote sociali; Crediti.

Fonte: https://posizioniaperte.com/tassa-di-successione-a-quanto-ammonta/