In questo articolo affrontiamo la questione, fornendoti una prospettiva generica sul numero di contribuiti oppure l’età minima per accedere alla pensione nei prossimi 30 anni.

Lavoro postato da biomeglio || 7 mesi fa

Il sistema pensionistico italiano è soggetto a cambiamenti continui, complice la raccolta dati relativa all’assetto demografico del momento, che comporta l’introduzione o l’eliminazione di opzioni accessorie per andare in pensione, anche con tempistiche anticipate. Avere a portata di mano una tabella pensioni fino al 2050 ti consente di avere un quadro generale della situazione, anche in prospettiva delle possibilità che ti si aprono per il futuro, potendo al contempo pianificare aspetti importanti della tua vita. Tabella pensioni fino al 2050: l’attuale sistema pensionistico Quando si parla di pensioni, ciò che viene in mente è l’erogazione di un determinato importo mensile a favore di soggetti che hanno raggiunto un’età troppo avanzata oppure un’invalidità tale da impedirgli di lavorare. Dunque, per poter richiedere la pensione, è indispensabile soddisfare determinati requisiti e, per quanto riguarda il nostro Paese, si possono raggruppare in diverse categorie: Pensione di Vecchiaia, che considera l’età anagrafica del contribuente, la quale deve essere almeno di 67 anni (diventano 71 con meno di 20 anni di contributi versati); Pensione Anticipata, che prende in considerazione gli anni di contributi versati, a prescindere dalla propria età, dandoti la possibilità di ritirarti dal mercato del lavoro anche prima dei 60 anni. Entrando più nel dettaglio della Pensione Anticipata, devi sapere che racchiude diverse opzioni indirizzate a determinate categorie di lavoratori, alcune delle quali hanno valenza temporanea e vengono modificate di anno in anno, come l’APE Sociale, l’Opzione Donna e la Quota 103. Per saperne di più, ti invitiamo a leggere l’approfondimento dedicato alla Pensione Anticipata e come richiederla. Un altro aspetto che bisogna considerare è il calcolo della pensione, che attualmente utilizza un modello contributivo, come già anticipato; il che significa che dipende da quanto hai versato all’Inps nel corso degli anni. Fino al 1995, invece, si parlava di modello retributivo, ovvero si prendevano in esame gli stipendi percepiti, che fossero gli ultimi oppure una media degli stessi.

Fonte: https://posizioniaperte.com/tabella-pensioni-fino-al-2050/