Continuiamo con il nostro percorso informativo sulle novità introdotte dal Jobs Act nel mercato del lavoro. Questa volta parliamo dello Staff Leasing, un tipo di contratto di somministrazione uscito rafforzato dalla riforma del mercato del lavoro. In generale un contratto di somministrazione prevede che un’impresa, detta utilizzatrice, possa rivolgersi ad un’altra impresa - cioè ad un'Agenzia per il lavoro - detta somministratore, per affittare nuove forze lavoro.

Il contratto di somministrazione può essere di due tipi, a tempo indetermianto e a tempo determinato. Quello di cui trattiamo in questo articolo è il contratto di somministrazione a tempo indeterminato, detto appunto Staff leasing. Tale tipologia di contratto è applicabile solo ad alcune tipologie di attività, come ad esempio: servizi di consulenza ed assistenza nel settore informatico; gestione di call-center; attività di marketing ed analisi di mercato; servizi di pulizia, custodia e portineria; gestione di biblioteche, musei e archivi; costruzione edilizie; servizi di cura e assistenza alla persona; servizi di sostegno alla famiglia; se si impiegano apprendisti, il tempo indeterminato è l'unica scelta possibile.

La somministrazione di lavoro a tempo indeterminato sotto forma di staff leasing rappresenta per le aziende una diversa forma organizzativa e gestionale, caratterizzata non solo da flessibilità occupazionale, ma anche dalla modernizzazione dei processi basati sull’integrazione tra imprese, coordinate da operatori altamente qualificati, quali sono le agenzie per il lavoro.

Essa consente alle imprese di utilizzare forza-lavoro particolarmente qualificata, senza sostenere tutti gli oneri derivanti dall’instaurazione di rapporti di lavoro subordinato, con il vantaggio di esercitare direttamente il potere di direzione e di controllo e quindi organizzare efficacemente la prestazione dei lavoratori in somministrazione. Per tutta la durata della missione il lavoratore somministrato ha diritto ad un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello dei dipendenti di pari livello dell’utilizzatore. Inoltre è previsto, per i periodi in cui i lavoratori non svolgono la prestazione lavorativa presso un utilizzatore, il pagamento di un'indennità nella misura prevista dal Ccnl di settore.