È possibile ottenere il Green pass facendo i tamponi? È questa la domanda che sempre più cittadini si stanno chiedendo. Purtroppo l’avvento del COVID-19 ha fatto sì che hai le abitudini di tutte le...

Si può ottenere il Green pass facendo i tamponi?

Salute e Benessere postato da Marketingseo11 || 2 anni fa

È possibile ottenere il Green pass facendo i tamponi? È questa la domanda che sempre più cittadini si stanno chiedendo.

Purtroppo l’avvento del COVID-19 ha fatto sì che hai le abitudini di tutte le persone si sconvolgessero dall’oggi al domani. La paura del contagio poi, ha causato reticenza nei rapporti umani che, ancora oggi, ne subiscono l'influsso.

Allo stesso tempo, anche tutte le regole relative all’emanazione e al possesso del Green pass continuano a cambiare, facendoci cadere nella confusione più assoluta.

Proprio per questo motivo è bene capire se un semplice tampone può favorire l’ottenimento del Green pass o se bisogna sottoporsi al ciclo vaccinale per entrare in possesso di questo prezioso certificato.

Quando è necessario sottoporsi al tampone?

Negli ultimi mesi la possibilità di disporre di stick rapidi o tamponi volti all'individuazione del coronavirus non è più così impensabile come durante le fasi acute della malattia.

Nei mesi di dicembre e di gennaio il contagio messo in atto dal COVID-19 ha raggiunto livelli impensabili e tutti questi beni di prima necessità risultavano poco reperibili sul mercato.

A oggi per fortuna non esiste penuria di questi prodotti, i quali possono essere acquistati a prezzi del tutto irrisori. Questi mezzi di natura medica e diagnostica sono molto validi, in quanto riescono a rilevare la presenza del virus nella persona che decide di sottoporsi a questo tipo di indagine.

Il test rapido covid per green pass serve solo a diagnosticare l’effettiva presenza del virus, poiché se eseguito in autonomia nel proprio domicilio non consente di beneficiare del Green pass.

 In molti si chiedono chi è tenuto a sottoporsi a questo tipo di test. Non esiste un vero e proprio obbligo sotto questo punto di vista, poiché tutti sono liberi di effettuare un test rapido quando ne avvertono l'esigenza.

È comunque indicato procedere a questa indagine quando si entra a contatto con un positivo o quando si hanno dei sintomi riconducibili al Covid. È inoltre consigliato farlo nel caso in cui ci si debba incontrare con parenti stretti o se si dovesse partire per una città diversa dalla propria.

 In caso contrario è buona norma sottoporsi al test anche quando si fa ritorno dall'estero.

È possibile ottenere il Green pass senza vaccinarsi?

Molte persone si chiedono se il Green pass possa essere ottenuto anche senza sottoporsi alle tre dosi di vaccino attualmente indicate dalla legge.

 Anche qui stiamo per affrontare un tema piuttosto delicato, in quanto le norme sono in continuo stato di aggiornamento e ciò che diciamo potrebbe avere una valenza davvero limitata.

Finora comunque, è possibile ottenere il Green pass provvisorio recandosi in farmacia ed effettuando un tampone rapido volto ad escludere l'infezione da COVID-19.

Solo ed unicamente in questo caso insieme al referto del tampone verrà elargito un green pass provvisorio, che sarà valido solamente per le 48 ore successive.

Questo documento ha la stessa valenza di un green pass normale anche se, a differenza del primo, scadrà dopo poche ore e non potrà quindi essere utilizzato.

Sarà quindi doveroso sottoporsi a un nuovo test rapido per ottenere il prolungamento di questo certificato per altre 48 ore e così via. Come abbiamo detto prima, questo tipo di certificazione viene concessa solamente nel caso in cui ci si rechi presso strutture e farmacie riconosciute.

Il tampone rapido casalingo infatti, permette di evidenziare solamente la presenza del virus e non di ottenere una certificazione dopo averlo eseguito.

Aggiornamenti utili utili in merito al green pass

In seguito alla diffusione dei vaccini è stato promulgato dallo stato il cosiddetto Green pass, ovvero un documento volto ad evidenziare l'assenza del virus nell'individuo che lo possiede.

Esibire questo documento vuol dire avere effettuato il ciclo vaccinale ed essere quindi meno esposti alla forma più letale del virus.

Ma quando viene concesso il Green pass? Questo prezioso documento, che negli ultimi mesi ha fatto davvero molto discutere, viene concesso in caso di completamento del ciclo vaccinale, se si guarisce dal virus o se si effettua un tampone in farmacia.

È inutile dire che per ricevere questo tipo di certificato, il tampone rapido deve dare un esito negativo.

Il vaccino è il metodo che consente di ottenere il green pass più completo, noto anche come super green pass. Questo si può ottenere dopo aver effettuato la terza dose di vaccino e ha una valenza a oggi indeterminata.

Nel caso di tampone rapido invece, il Green pass verrà concesso solamente per 48 ore, dopodiché sarà necessario esporsi ad un nuovo controllo per riceverne un altro.

Qualora si contraesse il virus e se ne guarisse completamente è possibile ottenere una terza variante del Green pass. Anche in questo caso il documento non ha scadenza, in quanto l'individuo è in possesso degli anticorpi volti a debellare la malattia e a prevenire ulteriori contagi.

Lo scopo del Green pass è stato proprio quello di controllare il contagio che, come abbiamo detto prima, ha raggiunto livelli altissimi nell'ultimo periodo.

Ogni sorta di limitazione è stata introdotta gradualmente, in maniera tale che ogni individuo potesse adeguarsi alle nuove disposizioni previste dalla legge.

I primi ad esigere l’utilizzo del Green pass sono stati gli ospedali e tutti i luoghi a carattere sanitario , dove godere di buona salute non è fondamentale solo per il proprio benessere, ma anche per quello di soggetti più deboli o compromessi.

Successivamente bar, ristoranti e luoghi pubblici hanno dovuto sottostare a questa norma, chiedendo l'esibizione del documento a tutti i loro clienti.

Anche i centri commerciali, i parrucchieri e gli estetisti hanno adottato questo metodo per rispettare ciò che la legge ha stabilito.

Ovviamente la certificazione verde non è richiesta dalle farmacie e dai supermercati, i quali devono essere in grado di fornire i servizi basilari ad ogni individuo a prescindere dalla posizione di quest'ultimo.

Il 31 marzo è stato identificato come giorno finale della fase di emergenza in Italia. Da qualche settimana le persone possono stare all’aperto senza mascherina e, a breve, potranno ripudiare questo dispositivo anche nei luoghi chiusi.

Nei prossimi mesi anche il Green pass perderà valenza e, forse, riusciremo a tornare alla vita di prima rispettando le dovute disposizioni.