Il titolo non fa neanche più notizia, talmente siamo abituati ad avvenimenti del genere. Lo smaltimento rifiuti a Roma è un problema di cui si parla tutti i giorni, ma poi nel pratico mai che venga...

Scoperta discarica abusiva a Roma

Attualità postato da ela2015 || 8 anni fa

Il titolo non fa neanche più notizia, talmente siamo abituati ad avvenimenti del genere. Lo smaltimento rifiuti a Roma è un problema di cui si parla tutti i giorni, ma poi nel pratico mai che venga fatto qualcosa. L’ultimo terreno invaso dai rifiuti (illegalmente) è stato scoperto in via Collatina, nella periferia est della Capitale.

L’ennesimo disastro  

L’11 gennaio scorso un incendio aveva interessato l’area dove sorge l’ex pastificio su via Collatina. Moltissimi rom e senza dimora che “alloggiavano” nell’area sono stati costretti a fuggire. Le forze dell’ordine avevano avviato delle indagini che hanno portato, l’8 febbraio, al sequestro dell’area.

Numerose erano già state le segnalazioni e le denunce dei residenti della zona. Foto e video erano stati scattati dai cittadini che risiedono in via Petiti, dove tra l’altro sorge anche una scuola superiore, l’Istituto Tecnico per il Turismo Livia Bottardi.

L’area, di circa 1200 metri quadrati, è vicinissima all’Acquedotto Vergine: è quindi alto il pericolo di inquinamento ambientale, su cui stanno indagando le forze di polizia. Nel terreno sono stati infatti interrati rifiuti di tutti i tipi: plastica, legno, ferro, parti di automobili e quant’altro.

Si è reso necessario, ovviamente, l’intervento dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) del Lazio, la quale sta raccogliendo tutto il materiale disponibile in un fascicolo che sarà presentato alle autorità giudiziarie.

Sarà difficile se non impossibile individuare i responsabili del disastro. Una così ingente quantità di rifiuti non può essere stata sotterrata da una sola persona in un’unica volta. Quello scoperto dalle autorità è un lavoro svoltosi con costanza nel tempo, figlio di una cattiva abitudine e di una praticamente inesistente coscienza ambientale.

Sono poche infatti le aziende che lavorano con onestà e nel rispetto delle norme. Pochi sono anche i cittadini che rispettano le più semplici regole di coscienza civica: non gettare i rifiuti nell’ambiente, non sporcare, raccogliere le feci dei propri cani, fare la raccolta differenziata.

Servirà davvero un cambio (drastico) di tendenza per migliorare la situazione.