Caro Direttore, il Suo quotidiano ha pubblicato lo scorso 25 marzo un’intervista dell’ingegnere Alfredo Bajo, Direttore centrale Nuove costruzioni dell’Anas, che sostanzialmente riporta quanto af...

Italia postato da bloggernews || 11 anni fa

Caro Direttore,

il Suo quotidiano ha pubblicato lo scorso 25 marzo un’intervista dell’ingegnere Alfredo Bajo, Direttore centrale Nuove costruzioni dell’Anas, che sostanzialmente riporta quanto affermato dal dirigente al quale rispondono tutti i cantieri gestiti dall’Anas in Italia.

L’intervista è stata concessa senza difficoltà, seguendo una politica di informazione e trasparenza che anima da molti anni la nostra Società. E’ stato quindi, con grande meraviglia, aver letto che quella dell’ingegnere Bajo era una “difesa” ad una impressionante “illogica” aggregazione di dati disgiunti o palesemente errati o quasi ingiuriosi ed evocativi di inesistenti realtà.

Il giornalista non ha mai richiesto informazioni specifiche su quanto poi ha pubblicato nell’intero servizio allegato all’intervista.

Per quanto riguarda le affermazioni errate, partiamo con quelle che appartengono al corredo dei luoghi comuni dell’ultimo decennio sull’informazione della più grande opera del nostro Paese. I “famosi” cantieri infiniti dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria sono invece cantieri che si concludono e anche in tempi ragionevoli. Attualmente 274 chilometri della nuova A3 sono stati realizzati, 91 chilometri sono in corso di realizzazione o in fase di avvio e saranno conclusi entro il 2013.

Non esiste, infatti, cantiere che aperto ai lavori non sia stato concluso, né esiste alcun cantiere in corso per il quale non sia stata fissata una precisa data di conclusione dei lavori.

Non si comprende come Il Mattino possa essere tanto sorpreso da considerare “una presa in giro” la costruzione della terza corsia che è in esercizio nei primi 52 chilometri di autostrada.

L’Anas, infatti, ha sempre indicato che la terza corsia nasce a Salerno e si conclude a Sicignano. Questa scelta è conseguente a studi di traffico, che si sono dimostrati esatti, dai quali è stato possibile rilevare che il nodo Sicignano-Potenza assorbe una parte rilevante del traffico dell’A3 e rende sufficiente la prosecuzione del percorso a due corsie fino a Reggio-Calabria.  Si deve, anzi, dare merito all’Anas di avere evitato un caso di over design, ovvero la realizzazione di una infrastruttura sopra dimensionata alle esigenze presenti e future che avrebbe rappresentato un cattivo utilizzo, o addirittura uno spreco, delle risorse pubbliche.

Quando poi il Suo quotidiano afferma che l’Anas si è piegata “agli interessi delle imprese che lavorano sull’A3” e che per questo motivo vengono “occupati interi blocchi di autostrada”, si vuole dare ad intendere che siano stati mal organizzati i cantieri. Non è così.

E’ evidente la complessità della realizzazione di un’autostrada in presenza di traffico. Tuttavia, tenendo conto delle esigenze degli automobilisti (basti pensare agli accurati piani che si mettono in pratica durante gli esodi estivi) e tenendo anche conto delle necessità delle imprese, il coordinamento centrale dell’Anas – attraverso una struttura appositamente  istituita per la Salerno-Reggio Calabria – ha sviluppato metodi di lavoro per tratti funzionali che hanno impedito il collasso della circolazione e hanno consentito, seppure con sacrifici, di giungere alla conclusione dei lotti.

Se avessimo seguito la logica suggerita dal giornalista “di chiudere piccoli pezzi di autostrada, ricostruirli, aprirli alla circolazione e andare avanti“ è evidente che i tempi sarebbero lievitati a causa del numero elevato degli interventi (ricordiamo che la Salerno-Reggio Calabria è lunga oltre 400 km) e il completamento dell’intero progetto avrebbe richiesto alcune decine di anni. Fermo restando che un siffatto sistema non risulta applicabile ad un processo costruttivo che comporta la realizzazione di opere molto complesse in un ambiente orograficamente difficile e con il vincolo del mantenimento del traffico.

Inoltre, l’affermazione riportata nell’articolo circa una presunta presenza di un numero esiguo di operai è del tutto errata. Per i suoi lettori è bene precisare che gli addetti ai lavori negli ultimi 3 anni hanno rappresentato, mediamente, un numero non inferiore a 3.500, senza considerare l’indotto che ha impiegato un numero doppio di risorse. E’ evidente che non sempre uomini e mezzi all’opera si vedono dalla sede stradale poiché lavorano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 nelle nuove gallerie e nelle vallate dove sorgono i nuovi viadotti, anche lontani dal percorso attuale, ovvero in variante.

E ancora, non risponde al vero quanto affermato in merito a presunte chiusure per “neve”. A tal proposito, occorre precisare che nel corso dell'ultimo periodo invernale, l’autostrada non è mai stata chiusa al traffico per maltempo.

Sono stati attivate, ma limitatamente ai periodi di particolare inclemenza climatica, le operazioni di filtraggio per i mezzi pesanti e leggeri non provvisti della dotazione di mezzi antisdrucciolevoli.

Tali filtraggi, svolti dalla Polizia stradale con il personale dell’Anas, sono stati effettuati tra Lagonegro Nord, in direzione Sud, con percorso costiero lungo la SS585 ''Fondo valle Noce'' e successivo prosieguo sulla SS18 ''Tirrena Inferiore'' (percorso assolutamente non interessato da eventi climatici) e presso gli svincoli di Falerna e Sibari, in direzione Nord.

La circolazione autostradale nell'ultimo periodo invernale è stata interessata una sola volta dalla prescrizione di obbligo di catene montate nei tratti oggetto di intense precipitazioni nevose dal km 76 (Svincolo di Polla) al km 193,930 (Svincolo di Frascineto) dalle ore 12,33 alle ore 16,00 nella giornata di domenica 10 febbraio 2013.

Il giornalista, poi, non nasconde le sue critiche all’idea di realizzare la nuova autostrada attraverso macrolotti. Evidentemente la memoria non aiuta. Alla fine degli anni ’90, infatti, per ammodernare la Salerno-Reggio Calabria furono stanziati pochi fondi destinati a finanziare piccoli lotti. Tutti ricordano che nonostante il numero degli appalti fosse limitato, i lavori si bloccarono causando gravi disagi sul momento e persino nel tempo immediatamente seguente. Fu grazie alla Legge Obiettivo del 2001 che l’Anas poté riprogettare completamente la nuova Salerno-Reggio Calabria, fino a giungere entro la fine di quest’anno alla realizzazione di 385 nuovi chilometri costruiti con tecniche all’avanguardia in Europa, dei quali 52 a tre corsie e 333 con carreggiate di 11,5 metri, contro i 7,5 metri precedenti ai lavori, e che possono contare su 134 gallerie e 432 tra ponti e viadotti costruiti ex novo.

Ma la polemica nei confronti dei macrolotti si estende illogicamente all’accusa di rendere volutamente inutilizzabili chilometri di percorso per ottenere i finanziamenti necessari a concludere i lavori. Il giornalista sa molto bene che già dall’avvio delle gare di affidamento per l’esecuzione dei lavori la totalità delle somme necessarie debbono, non possono, essere disponibili. Sostenere che maliziosamente si crei una situazione di blocco per ottenere i finanziamenti è in contrasto con ogni legge e procedura. 

I ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti che si sono succeduti dal 2001 (Lunardi, Di Pietro, Matteoli, Passera) hanno costantemente vigilato affinché dal varo della Legge Obiettivo all’inizio reale e imponente dei lavori (2002) e fino ad oggi, i finanziamenti all’epoca decisi fossero garantiti. L’attuale Ministro Corrado Passera si è recato più volte a visitare i cantieri della nuova A3 e ha fortemente spronato l’Azienda a concludere i cantieri entro il 2013, come anticipato dall’Amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci.  Voglio sottolineare, infine, che il dott. Ciucci, dal suo insediamento alla guida dell’Azienda nel 2006 ad oggi, ha costantemente considerato una priorità il rispetto degli impegni presi per il completamento dell’autostrada.

Della qualità dei lavori e dei tempi di realizzazione, la Campania, penso, sia perfettamente a conoscenza, giacché chi viaggia sulla nuova A3 in Campania loda quello che è considerata la più moderna autostrada italiana e una tra le più efficienti dell’Unione europea.

La ringrazio per l’attenzione. Le chiedo la pubblicazione integrale di questa mia lettera anche ai sensi della legge 47/48, e La prego di accettare i miei più cordiali saluti.

                                

Giuseppe Scanni, Direttore Centrale delle Relazioni Esterne dell’Anas

Fonte: http://www.lestradedellinformazione.it/acm-on-line/Home/PrimoPiano/articolo12214.html