Il team di revisione fiscale diretto da Olli Rehn, membro della Commissione Europea e responsabile del dipartimento di Economia e Affari Monetari, ha inoltrato un report molto positivo al governo...

Economia postato da tax&advise || 12 anni fa

Il team di revisione fiscale diretto da Olli Rehn, membro della Commissione Europea e responsabile del dipartimento di Economia e Affari Monetari, ha inoltrato un report molto positivo al governo italiano riguardante le misure programmate per ridurre il deficit del Bel Paese.

Il report, inoltrato il 29 Novembre ed intitolato “Addressing Italy’s high-debt/low growth challenge”, mostra che la doppia morsa di alto debito pubblico e crescita economica lenta ha preceduto la crisi economica globale, piuttosto che esserne causata. L’Italia ha mantenuto un profilo fiscale più prudente durante la crisi, ma resta vulnerabile alla perdita di interesse da parte degli investitori, principalmente perché non erano state implementate riforme strutturali del sistema fiscale nella decade passata.

E’ stato confermato che lo scopo del governo italiano di raggiungere il pareggio in bilancio entro il 2013, che implica un’entrata extra nelle casse statali di oltre il 5% del prodotto interno lordo, riducendo al contempo il debito pubblico, è un test abbastanza importante e dimostrerebbe la solidità del Paese.

Tuttavia, viene fatto notare che è necessario proseguire per gradi, assicurando il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del deficit e aumentando contemporaneamente l’equità e l’efficienza del sistema fiscale.

Per altri versi, con la crisi dell’Eurozone, si sottolinea che l’implementazione di riforme che possano dare una spinta alla crescita potenziale dell’Italia è diventata ancora più urgente e che dovrebbero essere apportati enormi aggiustamenti al bilancio del Paese attraverso riforme favorevoli alla crescita.

Il report fa notare che il carico fiscale in Italia è molto alto e non distribuito in modo equo. Questo anche a causa dell’alto tasso di evasione fiscale. Purtroppo, gli incentivi per il rimpatrio dei capitali all’estero al momento non hanno avuto il successo sperato, in quanto il Bel Paese risulta ancora poco competitivo per attrarre investitori internazionali e per tenere in patria multinazionali nostrane.

Infatti, le società internazionali possono ottimizzare la propria impostazione fiscale sfruttando le giurisdizioni più vantaggiose, quando la diversità dei mercati coinvolti e la tipologia del business lo permettono.

La costituzione di una società a Maltain Svizzera o a Cipro, potrebbe essere la soluzione giusta per migliorare l’impostazione della propria azienda, godendo dei vantaggi fiscali che queste giurisdizioni offrono alle società locali. Tax & Advise è il partner giusto per esplorare le possibilità offerte dalla globalizzazione.

Fonte: http://http://www.taxandadvise.it/tutte-le-notizie/rehn-commenta-la-riforma-fiscale-italia/