La professione di psicologo in una città come Caserta nel ventunesimo secolo assume davvero un ruolo rilevante per gli equilibri precari di una città che è tra i fanalini di coda tra le province italiane in quanto a vivibilità, reddito pro capite, tassi di occupazione, livelli di sicurezza ecc.
La Dott.ssa Lucia Lombardo, dal canto suo sostiene che in una realtà impegnativa quale quella casertana è ancora più necessario sensibilizzare le persone sulla necessità di intervenire a risolvere i loro problemi attraverso quella che viene da le stessa definita  come la disciplina delle “parole che curano”.
Ma che ruolo può svolgere oggi uno Psicologo a Caserta?
Essendo la psicologia la scienza che,tra le altre cose, si occupa dei processi intrapsichici della persona e delle interazioni tra il soggetto e gli altri soggetti e tra il soggetto e l'ambiente che lo circonda, si può sicuramente affermare che contestualizzare il lavoro nella città in cui lo si svolge è sicuramente opportuno se non addirittura necessario.
Non si può decontestualizzare completamente questa disciplina dal luogo in cui la si svolge.
Non si può immaginare una descrizione di tale professione senza attribuirle un luogo specifico.
Non si può immaginare il lavoro di psicologo a Caserta senza partire dai problemi di una realtà difficile qual è quella del capoluogo della così detta “Terra di Lavoro”.
Oggi la psicologia è una disciplina complessa e si avvale di metodi di ricerca sperimentali (di laboratorio o sul campo) e etnograficamente orientati. Ci sono inoltre metodi di ricerca che lavorano sulla sfera individuale oppure  che danno maggiore rilevanza  alle dinamiche sociali e di gruppo e dell’ambiente.
E l’ambiente casertano richiede un determinato approccio ed una conoscenza specifica delle difficoltà sociali del territorio.
Conviene rivolgersi, per affrontare problemi personali, ad un professionista indigeno, ad uno psicologo o una psicologa a Caserta.