Mal di schiena Roma Poliambulatori Lazio Korian Stile di vita sano, esercizi e terapie mirate; a Roma una struttura specializzata per Mal di schiena

Problemi alla schiena: Mal di schiena Roma quando rivolgersi al Medico

Attualità postato da Lambretta || 11 mesi fa

Tipi di mal di schiena: come riconoscerli e come prendersene cura? Stile di vita sano, esercizi e terapie mirate; a Roma una struttura specializzata per Mal di schiena Roma Un dolore fastidioso, pungente e costante, che ha portato tutti noi almeno una volta a lamentarci e a domandarci davvero quanti tipi di Mal di schiena Roma possano esistere e quando sia concretamente opportuno rivolgersi a uno specialista. Effettivamente parliamo di una problematica molto diffusa, ma poco trattata e parecchio sottovalutata su cui si fa molta confusione in ambito di prevenzione e cura. Per esempio, lo sapevate che anche una figura come il neurochirurgo può essere determinante per la cura delle patologie della colonna e non esclusivamente per problematiche relative al cervello? Insomma, di carne al fuoco in merito a questa tematica, che colpisce in Italia poco meno di 15.000.000 milioni di persone, ce n’è davvero tanta con lombalgia, discopatie, stenosi ed ernia del disco lombare. Le principali cause del mal di schiena e come prevenirlo. Partiamo dicendo che il mal di schiena è un disturbo molto comune che colpisce ad ogni età. I fattori che possono scatenarlo sono molteplici, tra cui il peso eccessivo e la sedentarietà, che nella recente epoca del cosiddetto smart working hanno reso questo fenomeno più frequente e invalidante. Si stima infatti che il 60% della popolazione in età lavorativa ne soffra. La prima regola per prevenire il mal di schiena correttamente, nella maggior parte dei casi, è uno stile di vita sano, evitando gli eccessi alimentari e quindi di peso, ma soprattutto praticando regolarmente attività sportiva, tra cui cyclette, pilates e ginnastica in acqua. Possibilmente sotto la guida di personale esperto, senza dimenticare il riscaldamento e gli esercizi di stretching per aumentare la flessibilità, il rinforzo muscolare e minimizzare gli infortuni. Problemi alla schiena: Mal di schiena Roma quando rivolgersi al Medico Mai tergiversare di fronte ai problemi alla schiena. In generale, quando si sente dolore è opportuno confrontarsi con uno specialista al fine di inquadrare immediatamente la situazione. Anche i sintomi lievi non vanno trascurati perché il ritardo nella diagnosi può rallentare la cura e complicare il decorso del paziente, con una minore risposta alle terapie. Il neurochirurgo – anche se nell’immaginario collettivo è associato al chirurgo che interviene sulle patologie del cervello (che è vero, ma non solo) e al fatto che debba necessariamente operare – in realtà è il professionista a cui rivolgersi per le patologie della colonna così da identificare in base alla sintomatologia e anche alle abitudini del paziente eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici, come ad esempio la Risonanza Magnetica. In molti casi può essere consigliabile un approfondimento magnetico ulteriore sotto carico (ossia in piedi), il quale fornisce informazioni aggiuntive e complementari rispetto alla risonanza magnetica tradizionale in cui il paziente è disteso sul lettino. Difatti, molte delle risonanze eseguite in posizione orizzontale possono non evidenziare il problema proprio perché il paziente è fuori carico (cioè a riposo) e l’assenza di peso, o semplicemente di forza di gravità, può nascondere alcune alterazioni. Come si fa a far passare il mal di schiena? Gli esercizi funzionali Che esercizi si possono fare quando il mal di schiena è particolarmente intenso? Dipende da molti fattori, tra cui la presenza di altre patologie concomitanti e la necessità di recupero del paziente. Nella maggior parte dei casi comunque non è necessario intervenire chirurgicamente. Tra le varie opzioni una terapia particolarmente efficace e con enormi benefici sul recupero psico-fisico è l’Idrokinesiterapia: l’acqua, per sua stessa natura, riduce infatti il peso corporeo di circa il 90%, annullando il carico come componente scatenante il dolore. In questo modo il paziente esegue movimenti che fuori dall’acqua non riuscirebbe a fare, con tempi di recupero molto più rapidi, permettendo inoltre di abbandonare quanto prima la terapia con antinfiammatori ed antidolorifici con i relativi effetti collaterali. Un altro trattamento molto efficace è l’Ozonoterapia che, grazie alla sua funzione antinfiammatoria e antidolorifica, stimola la neoangiogenesi e all’aumento della produzione di enzimi antiossidanti.