Continua l’ideale giro tra l’arte dei presepi, che a Genova regala tesori tanto nascosti quanto insospettati. Oggi si sale al quartiere di Castelletto, al cui interno si raggiunge per una stretta s...

Turismo postato da paola68 || 4 anni fa

Continua l’ideale giro tra l’arte dei presepi, che a Genova regala tesori tanto nascosti quanto insospettati. Oggi si sale al quartiere di Castelletto, al cui interno si raggiunge per una stretta stradina il Convento di Sant’Anna.

Già conosciuto per la sua farmacia antica e che oggi propone, in parte aggiornati, i suoi prodotti, frutto di antiche ricette seicentesche, la Chiesa di Sant’Anna viene qui riproposta per il suo presepe.

Donato nel 2015 da Artista genovese che vuole rimanere anonima, questo presepe mostra grande raffinatezza nella fattura e originalità nella sua progettazione.

Ammirandolo, sicuramente la mente corre alla tradizione napoletana dei presepi, ma probabilmente quest’opera va anche oltre. La realizzazione delle statuine, infatti, è stata attribuita a Marco Ferrigno, artista napoletano che le ha realizzate in terracotte, con mani e piedi in legno.

Il corpo, formato nella sua struttura da filo spinato e canapa, come da tradizione, è stato poi vestito con abiti tinti in maniera artigianale e cuciti uno ad uno, con canapa, cotone, taffetà, sete e velluti.

E’ anche molto bello il modo in cui questo presepe si presenta: diviso in due parti a mostrare due momenti essenziali nella vita di Gesù, ma anche come momenti di riflessione per qualunque credente.

Da una parte, infatti, si ammira l’annunciazione dell’Angelo a Maria, a seguire la nascita di Gesù, momento topico del Natale cristiano.

La capanna, costituita da rovine romane, si impernia perfettamente in scene di vita quotidiana: la scenografia, infatti, si sposta tra camere e cucina, a testimoniare un messaggio che raggiunge tutti, tutti i giorni.

La bellezza di questo presepe è anche accresciuta dal contesto in cui è ubicato: la chiesa dei Carmelitani Scalzi di Sant’Anna a Genova, oltre ad essere un esempio di barocchetto genovese, con opere di rilievo del Fiasella e Castellino Castelli, è anche un luogo di culto riservato, di preghiera e di raccoglimento.

Prendendo così la funicolare che collega Piazza Portello a Via Bertani, dopo una breve passeggiata si raggiunge il Convento di Sant’Anna. E’ incredibile come in pochi passi ci si lasci alle spalle il traffico cittadino con il suo rumore e ci si immerga in un’atmosfera davvero unica, quasi fuori dal tempo.

Un modo speciale per trascorrere qualche ora in questo periodo di feste apprezzando la vera atmosfera del Natale.

Fonte: http://https://www.periodicodaily.com/presepi-artistici-a-genova-la-chiesa-di-santanna/