Sono in crescita i movimenti, i partiti populisti e xenofobi che stanno mettendo al centro della loro strategia e della campagna elettorale il consenso all'intolleranza. Mentre nel nostro Paese e nel resto d'Europa l'immigrazione è in forte crescita, l'insufficienza di un organismo di controllo mette a rischio vite umane. Il 3 ottobre scorso 366 migranti sono morti nei pressi di Lampedusa, ed è di pochi giorni fa la notizia dell'ennesima strage nel Mediterraneo dove purtroppo si contano oltre 250 dispersi.
Una sola risposta è stata data ad oggi dall'Unione Europea. Rafforzare l'attività di FRONTEX nel Mediterraneo. Al di là degli insuccessi di questa operazione, è necessario che l'Europa dia un segnale forte e immediato sulle politiche per i migranti. A ribadire l'emergenza è il leader di Green Italia Verdi Europei, Angelo Bonelli che provocatoriamente ha suggerito “Si chiuda subito la sede del Parlamento europeo di Strasburgo che e' un'inutile e assurda duplicazione di costi e con le risorse risparmiate si apra un ufficio in Africa per i rifugiati e i profughi”.
Il presidio dei mari e il controllo delle coste non bastano. E' invece necessaria una politica di cooperazione tra l'Europa e l'Africa. Bisogna infatti affrontare il problema di quello che accade dopo lo sbarco.
A partire dalla creazione di corridoi umani, a nuove regole per l'asilo. E proprio dalla ridefinizione di asilo in Europa si deve partire. Occorre infatti intervenire sulla Convenzione di Dublino, che attualmente impedisce all'immigrato, al richiedente asilo, di scegliere il paese di accoglienza e lo obbliga a rimanere in quello in cui arriva. Il Mediterraneo si sta trasformando in un cimitero, è ora che l'Europa intervenga nella tragicità della povertà in Africa, e del destino di chi scappa da guerre, carestie, fame, cambiamenti climatici e disperazione.
Fonte: http://www.verdieuropei.it