Sarebbero addirittura 2,1 milioni di veicoli sui quali la Suzuki avrebbe mentito, in termini di consumi ed emissioni. Dopo il grande scandalo della Volkswagen Romaanche la casa automobilistica gia...

Nuovo scandalo emissioni Suzuki

Attualità postato da ela2015 || 7 anni fa


Sarebbero addirittura 2,1 milioni di veicoli sui quali la Suzuki avrebbe mentito, in termini di consumi ed emissioni. Dopo il grande scandalo della Volkswagen Romaanche la casa automobilistica giapponese ha ammesso di aver utilizzato delle metodologie di test non adatte e conformi per tutti i propri modelli che si trovano attualmente in commercio.

Dopo aver effettuato le dovute verifiche necessarie per il caso in questione è emerso che sono state trovate svariate discrepanze molto rilevanti tra i dati che sono stati dichiarati ed ottenuti seguendo i test aziendali e quelli richiesti dall’autorità giapponese. Proprio per questo motivo, spiega la casa giapponese Suzuki, la questione in questo caso riguarderebbe solamente la patria natia di questa nota casa automobilistica. La cosa come so poteva prevedere non è certamente andata giù agli investitori coinvolti con la Suzuki, i quali nelle ore che hanno seguito l’annuncio, arrivato esso direttamente dal presidente Osamu Suzuki, hanno ulteriormente affossato il titolo azionario di un corposo -15%.

Inchieste simili

 

Secondo delle recenti inchieste emerge inoltre che non solo la Volkswagen e la Suzuki sono coinvolte in questo tipo di “truffe” ma che anche altre case automobilistiche potrebbero effettivamente essere coinvolte nello scandalo in questione. Ad esempio è emerso che anche la Fiat potrebbe star barando a riguardo delle emissioni dei propri motori diesel in circolazione.

Tornando a questo caso, quello che è noto è che tutto è partito dalla richiesta arrivata direttamente da parte del governo giapponese verso le 41 industrie dell’automotive di condurre appositamente alcuni specifici test di verifica all’interni e di fare immediatamente rapporto al governo sui test condotti per misurare con precisione i consumi e le emissioni dei veicoli in circolazione, questione scaturita in seguito allo scandalo Mitsubishi.

Comunque sia si tratta solamente dell’ultimo dei casi particolari che va ad aggiungersi all’ondata di scandalo partito, come anticipato, dal caso Volkswagen, e che ancora non sembra volersi fermare. Possiamo iniziare a chiederci dunque: quale potrebbe essere la prossima azienda automobilistica che ammetterà di aver falsificato i propri dati?