Ci sono punti caldi o zone di crisi che preoccupano gli Stati Uniti almeno quanto non faccia l'Ucraina. Infatti, essi potrebbero determinare grossi cambiamenti nell'assetto mondiale attuale, cambiamenti negativi per Washington. In primis Taiwan, in cui uno scontro aperto con la Cina costringerebbe gli USA ad abbandonare Zelensky e concentrarsi sul Pacifico a beneficio della propria influenza e degli alleati asiatici e oceanici. Poi l'Iran, che sta rinforzando la cooperazione con Mosca sia a livello militare che finanziario. E infine la Turchia, che potrebbe scegliere di spezzare la compattezza interna della NATO vietando l'ingresso di Svezia e Finlandia.