Un maxi progetto di assunzioni è quello che, secondo Giampiero Catone, potrebbe abbassare l’età media nella PA e riconoscere a decine di giovani il diritto ad avere un reddito garantito

Italia postato da articolinews || 2 anni fa

Giampiero Catone torna ad attaccare il Reddito di Cittadinanza, evidenziando come la Pubblica Amministrazione sia troppo "anziana" e chiedendo che le risorse vengano usate per un maxi progetto di assunzioni. Giampiero Catone: una Pubblica Amministrazione "anziana" Continua a scarseggiare personale nella Pubblica Amministrazione, dove il numero dei lavoratori è ormai al minimo storico. Ci sono altri dati però ancora più preoccupanti, ovvero l'età media degli impiegati pubblici che si attesta sugli over 50. In un mondo del lavoro in cui le skills digitali sono sempre più imprescindibili, avere personale così anziano non fa che rallentare ulteriormente una macchina già ostacolata dalla troppa burocrazia. Giampiero Catone fornisce alcuni dati per dare un quadro più chiaro della situazione: "Gli over 60 rappresentano il 16,3%, gli under 30 appena il 4,2%. E ancora, il 58% degli over 60 ha smesso di lavorare andando in pensione anticipata, all'età media di 62 anni e tre mesi". Ne consegue che "oggi nella PA c'è un personale anziano e giovani in attesa di una qualche possibilità di inserimento". Giampiero Catone: il flop del Reddito di Cittadinanza e l'occasione del Pnrr Giampiero Catone ricorda però che non tutto è perduto e che, se lo Stato si decidesse a intervenire, si potrebbe sperare in un cambio di rotta. Prima di tutto bisognerebbe aprire gli occhi sul Reddito di Cittadinanza e sui pochi risultati ottenuti finora a fronte dell'enorme spesa che ha comportato. Come evidenziato più volte, "lo Stato ha speso in pochi anni 20 miliardi" con risultati davvero "scadenti", al punto che "parlare di flop è un eufemismo". Il Piano nazionale di Ripresa, insieme all'annunciata crescita di Pil per l'Italia, rappresenterebbe una possibilità da non farsi sfuggire. "Ci sono i numeri per parlare di occasione giusta per lanciare un maxi progetto di assunzioni", sostiene Giampiero Catone. In questo modo "lo Stato può tornare ad essere protagonista nel mondo del lavoro contando sui propri dipendenti".

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