Si criticano le diverse proposte di riforma delle pensioni, presentate sino ad ora dal Presidente dell'INPS Tito Boeri, puntualmente ignorate o smentite dal governo in carica.

Lo scomodo presidente dell'INPS Tito Boeri

Economia postato da pps9000 || 8 anni fa

L'ultima proposta di riforma delle pensioni formulata da Tito Boeri è stata, per l'ennesima volta, smentita dal governo per voce del Ministro Poletti. 

Gli interventi di Boeri in materia di pensioni

Premesso che il Presidente dell'INPS non si dovrebbe occupare di materie fiscali, di stretta pertinenza del Governo e del Parlamento,va notato che nel tempo le sue teorie in tema di riforma pensionistica, hanno subito significativi cambiamenti se non addirittura inversioni di rotta. Bisogna rifarsi ai vari articoli pubblicati nel tempo e /o a dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa per comprendere il percorso seguito da Boeri. Inizia, nel maggio del 2013, la sua campagna propagandistica con proposte  mirate a rastrellare risorse solamente dalle pensioni superiori ad un certo ammontare. Resosi conto della incostituzionalità di tale approccio, subito dopo introduce il concetto delle pensioni d'oro in quanto calcolate, a suo tempo,  con il sistema retributivo. Questa ipotesi aveva il difetto di agire su una popolazione  ridotta di pensionati tale da non produrre significativi risparmi economici. Ecco allora che, all'inizio del 2014, Boeri suggerisce di adottare il ricalcolo contributivo delle pensioni retributive, seppure al di sopra di un ammontare x volte superiore al minimo sociale; la platea in questo modo si allargava alle ben più numerose pensioni medie.

La storia prosegue perchè, nel giugno 2015, Boeri pubblica sul sito dell'INPS un documento che si proponeva come una vera e propria bozza di legge;veniva messo da parte il ricalcolo contributivo, suggerendo invece la rideterminazione delle pensioni superiori a 7 volte il minimo in virtù di calcoli attuariali basati sulla combinazione di età del pensionamento, anno dello stesso ed età richiesta per la pensione di vecchiaia in vigore alla data del pensionamento. Pochi giorni fa, non ancora contento Boeri, durante un convegno a Bari, ha ritirato fuori il contributo di solidarietà, necessario secondo lui adottare iniziative a favore dei giovani e per la flessibilità in uscita.

Le critiche alle proposte di Boeri

Tutte le diverse proposte di Boeri o sono state ignorate o sono state smentite da organi governativi per una semplicissima ragione; quando si vanno a toccare diritti acquisiti si perdono dei voti, cosa questa che a al Presidente dell'INPS non interressa in quanto uomo non politico (almeno per ora). I suoi interventi, seppure sempre giustificati da intenti lodevoli quali l'equità dei trattamenti pensionistici, l'equilibrio generazionale, la solidarietà per le fasce sociali più deboli, hanno sempre avuto il difetto o di correre rischi di non costituzionalità o di avere fini assistenziali, quindi più correttamente gestibili con la fiscalità generale e non agendo solo sui trattamenti pensionistici in atto.