In genere non dovrebbe essere un fulmine a ciel sereno, ma dovresti aver ricevuto prima verbalmente un ammonimento su qualcosa che è accaduto in ufficio.
La lettera di richiamo è infatti una formalità, la comunicazione per iscritto di qualche cosa che hai commesso durante il lavoro: dovresti informare un avvocato o un consulente del lavoro di tua fiducia per capire come comportarti. Ma, indipendentemente dal motivo della lettera, è importante sapere come gestire la situazione in modo professionale.
Cos’è una lettera di richiamo?
Abbiamo detto poco sopra che una lettera di richiamo è un documento formale che viene inviato al dipendente per segnalare una violazione delle politiche aziendali, un comportamento inappropriato o un mancato adempimento delle proprie responsabilità lavorative. Questa lettera ha lo scopo di avvisare il dipendente dell’infrazione e di richiedere una correzione del comportamento o delle azioni.
Come Contestare una Lettera di Richiamo
Se ritieni di aver ricevuto ingiustamente una lettera di richiamo, hai il diritto di contestarla. Ecco come farlo:
Analizza la lettera: prima di tutto, leggi attentamente la lettera di richiamo e assicurati di comprendere le ragioni del richiamo e le conseguenze. Sei convinto di non meritarla? Allora comincia a ragionare su come far valere i tuoi diritti in merito.
Raccogli le prove: se pensi di poter dimostrare la tua innocenza, raccogli tutte le prove necessarie a supporto della tua versione dei fatti.
Consulta un legale: se necessario, rivolgiti a un avvocato o a un rappresentante sindacale per ricevere consulenza e supporto nella contestazione della lettera di richiamo.
Scrivi una risposta formale: rispondi alla lettera di richiamo in modo professionale, esponendo i motivi per cui ritieni che il richiamo sia ingiustificato e allegando eventuali prove.
Fonte: https://posizioniaperte.com/lettera-di-richiamo-si-puo-contestare/