Da giorni, tra i banner dei principali magazine italiani, è presente “Culture Records”, nuova etichetta discografica italiana, fondata dalla Leòn Management Studio, in collaborazione con Orangle Pu...

Leòn PRESENTA “CULTURE RECORDS” la nuova etichetta discografica genovese.

Musica postato da Giovanni Rossi || 1 anno fa

Da giorni, tra i banner dei principali magazine italiani, è presente “Culture Records”, nuova etichetta discografica italiana, fondata dalla Leòn Management Studio, in collaborazione con Orangle Publishing e Universal Music Italia (Ingrooves) con l’obiettivo di dare la possibilità a talenti già affermati di presentare produzioni, attraverso “Culture Records” e offrire notorietà ad alto raggio sulla scena musicale nazionale e internazionale. La label è costituita da un team di professionisti del settore, pronti a soddisfare ogni richiesta da parte dell’artista, anche per quanto riguarda la produzione di dischi, mix e master. La label “Culture Records” presenterà vari generi musicali, tutti uniti dalla passione per la musica. Noi di “abc24” abbiamo voluto scambiare due chiacchiere con il fondatore Leòn. Ciao Leòn, benvenuto su “News ABC24” è un piacere per noi sostenerti insieme ad “Culture Records” Come ci si sente, ad essere fondatori di una etichetta discografica? A 21 anni riuscire a fondare una propria etichetta discografica può considerarsi un buon traguardo. In poco tempo abbiamo ottenuto già degli ottimi risultati ma stiamo lavorando per crescere ogni giorno sempre di più. E quanto è importante oggi avere una propria label nel 2023? Sicuramente per un artista avere la propria etichetta discografica ha la sua importanza. Devo ringraziare tutto il team di Universal e Orangle che ci ha permesso tutto questo. Com’è nato il nome della Etichetta? Tutto è nato in modo ironico e per gioco, ho iniziato a definire in “Culture” uno stile di vita mondano, eclettico ed elitario, aggettivi che rappresentano a pieno il senso e la natura della nuova realtà discografica. Alcuni giornalisti del settore ti hanno definito come uno dei migliori manager under 25 nella scena emergente, quanto è difficile vivere il connubio artista/manager? "Riesco a vivere questa dicotomia abbastanza serenamente, nonostante la mia immagine da "Rapper mondano" riesco a far coesistere le due realtà molto bene, i risultati alla fine parlano da soli."