Ecoanalisi Salento nasce proprio nell’ottica di garantire un servizio qualificato di analisi ambientali e industriali a Lecce e in Puglia per l’accertamento e la misurazione dei livelli di inquinamento.

Salute e Benessere postato da M-ICT srl || 9 anni fa

Le analisi acque Lecce sono regolamentate da una normativa del Parlamento italiano, la 31/2001, la quale disciplina come comportarsi in relazione a una corretta gestione delle risorse idriche. A ciò si è aggiunta la Direttiva della Comunità Europea 2006/60/CE con la quale è stato sancito l’obbligo di realizzare approfondite analisi a intervalli di sei anni per accertare la salubrità delle fonti.

Le cause dell'inquinamento dell’acqua sono di varia natura, e cioè:

1.      Inquinamento industriale: quotidianamente vengono scaricate sostanze inquinanti in quantità elevate da parte delle industrie, provocando danni all'intero ecosistema acquatico. Si evidenziano tra le maggiori responsabili dell'inquinamento idrico le industrie chimiche, che producono: acido nitrico, soda, acido fosforico, ammoniaca, acido solforico, acido cloridrico ecc.

2.      Inquinamento urbano: fa riferimento alle acque che derivano dagli scarichi di abitazioni, uffici e altre strutture che se non vengono sottoposte a trattamenti di depurazione andranno ad incidere nell'inquinamento idrico. È stato principalmente l’aumento della popolazione a rendere il problema dei rifiuti e degli scarichi di fogna un problema alquanto enorme, in quanto sovente vengono inseriti nelle acque per via diretta, senza alcun trattamento di depurazione.

3.      Inquinamento agricolo: deriva dall'utilizzo di fertilizzanti e pesticidi in quantità notevoli, e inoltre dallo spandimento di liquami provenienti dagli allevamenti. Queste sostanze possono arrivare alle falde acquifere sotterranee e ai fiumi per dilavamento dei terreni.

4.      Inquinamento naturale: è una fonte di inquinamento quasi irrilevante. Provocata da eventi atmosferici e stagionali, alluvioni e frane.

5.      Inquinamento da idrocarburi:è causato soprattutto dal petrolio che fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o naufragate, o che è presente negli scarichi delle acque usate per lavare le cisterne petrolifere.

6.      Inquinamento termico:è un tipo di inquinamento che va diffondendosi sempre più. Ne è causa l’eccessivo impiego dell’acqua per raffreddare gli impianti delle industrie, in particolar modo nelle centrali termoelettriche. Quindi, vengono rilasciate nell’ambiente enormi quantità di acqua a temperatura differente da quella in cui viene immessa e ciò provoca alterazioni delle condizioni fisiche dell’acqua con moria degli organismi viventi presenti, giungendo così al fenomeno dell’eutrofizzazione.

7.      Altri inquinanti idrici:sono le acque di scarico contenenti materiali organici che per decomporsi assorbono grandi quantità di ossigeno; parassiti e batteri; i fertilizzanti e tutte le sostanze che favoriscono una crescita eccessiva di alghe e piante acquatiche; i pesticidi e svariate sostanze chimiche organiche; il petrolio e i suoi derivati; metalli, sali minerali e composti chimici inorganici; sabbie e detriti; sostanze o scorie radioattive provenienti dalle miniere di uranio e torio e dagli impianti di trasformazione di questi metalli; dalle centrali nucleari, dalle industrie e dai laboratori medici e di ricerca che fanno uso di materiali radioattivi.

 

La qualità dell’acqua destinata ad uso umano viene periodicamente controllata, sia dal punto di vista chimico che microbiologico attraverso analisi acque a Lecce.

Fonte: http://www.ecoanalisisalento.it/