La crisi strutturale che l’ economia Italiana sta attraversando impone ai titolari di beni mobili ed immobili di attuare tutte le procedure necessarie affinché questi beni vengano protetti. 

La protezione dei beni non ha lo scopo di impedire che eventuali creditori possano rivalersi sui di essi bensì di attuare in anticipo tutte quelle attività volte a tutelare un patrimonio in essere. 

Il trust è stato introdotto in Italia dalla legge n. 369 del 16 ottobre 1989, la suddetta legge ha ratificato la convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985.

La legge individua con chiarezza due soggetti attivi: chi istituisce il trust, soggetto titolare del patrimonio, ed il Trustee, il soggetto che gestisce il patrimonio del titolare a favore di uno o più soggetti terzi fiduciari.

I beni che sono posti sotto il controllo dei Trustee sono separati dal patrimonio di quest’ultimo, non potranno mai costituire un suo personale arricchimento vengono solo gestiti al fine di metterli al riparo da eventuali future vicende personali del titolare.

Si evince subito quindi che il <a href="http://www.strategyconsulting.it/protezione-patrimonio.html" target="_blank"> Trustee </a> è soggetto ben identificato, con competenze di gestione patrimoniale, potrà essere anche una società.

In un momento contingente come quello attuale una delle principali preoccupazioni dei piccoli imprenditori, che rappresentano il tessuto economico del nostro Paese, è quello di evitare che le problematiche aziendali si ripercuotano sul patrimonio familiare. 

Purtroppo le cronache degli ultimi tempi ci consegnano sempre delle figure imprenditoriali vessate dai debiti e dalle banche, che non riescono ad affrontare la crisi e che arrivano anche a gesti estremi per non assistere, non solo al fallimento della loro impresa ma in alcuni casi anche della loro famiglia, intesa come primo nucleo sociale.

Lo strumento del trust, naturalmente, può essere efficace se adottato per tempo. La scelta di affidarsi a <a href="http://www.strategyconsulting.it/index.php" target="_blank"> soggetti competenti </a> deve essere univoca. 

La necessità di tutelare il patrimonio è il primo passo verso la consapevolezza per le aziende in crisi che possono far fronte ai problemi solo se intraprendono un processo di risanamento che può prevedere anche alle volte scelte difficili e radicali ma che si tradurranno in un investimento nel futuro dell’azienda che spesso coincide con quello personale.