C'è poco da fare, non sempre la salute fa rima con interessi comuni. Se il diritto alla salute è sacrosanto, troppo spesso diventa preponderante il diritto delle Case farmaceutiche che producono e vendono farmaci che immettono sul mercato esercitando un potere quasi assoluto su chi poi deve prescriverli o servirsene. E' sempre così sicuro che gli interessi dei pazienti coincidano sempre con quelli dei produttori di farmaci? La disputa su un anti ipercolesterolemico, farmaco che abassa gli alti livelli di colesterolo nel sangue, di nuova generazione e molto costoso e di non certa efficacia dimostrerebbe quanto sono forti gli interessi dei potenti.