“Signori si nasce ed io, modestamente, lo nacqui”. Aveva ragione da vendere l'indimenticabile Totò e questa sua celebre frase, ortografia a parte, può essere sicuramente usata per parlare di Claudi...

La rivincita di Claudio Ranieri

Calcio postato da ela2015 || 7 anni fa

“Signori si nasce ed io, modestamente, lo nacqui”. Aveva ragione da vendere l'indimenticabile Totò e questa sua celebre frase, ortografia a parte, può essere sicuramente usata per parlare di Claudio Ranieri. A sessantacinque anni ora è assolutamente il personaggio del momento ma fino all'agosto scorso gli estimatori del tecnico di Testaccio ci potevano contare sul palmo della mano, con in molti che lo consideravano bollito. Dopo la fallimentare esperienza sulla panchina della nazionale greca, dove però i problemi erano ben altri, sembrava Ranieri esser un allenatore ormai sul viale del tramonto, lontano dal nuovo modo di intendere il calcio. Ci è voluto poi un fondo tailandese, guidato dal magnate Vichai Raksriaksorn, a richiamare in sella il buon vecchio Claudio, affidandoli la guida del piccolo ma ambizioso Leicester nella Premier League inglese. Una scelta per molti a sorpresa che però hanno fatto capire che il fondo, oltre che di mercato internazionale e di strategie opzioni binarie, ci vedono lungo anche nel calcio perchè come è andata a finire poi lo sappiamo tutti, con i Foxies che a sorpresa hanno vinto il titolo con ben due giornate d'anticipo regalandosi così il suo primo storico titolo nazionale.


La rivincita del”vecchietto”


Quando sedeva sulla panchina dell'Inter Josè Mourinho passò alla storia, oltre per le vittorie e per il triplete, anche per le sue celebri conferenze stampa. In una di queste parlò di Ranieri come un vecchio dandogli più anni di quelli che veramente aveva. So Claudio incassò e non rispose, come nel suo stile quando gli sono piovute addosso critiche da ogni parte. Eppure il suo curriculum come allenatore non era da comparsa. In Italia tranne il Milan ha allenato tutti i maggiori club. In Spagna si è seduto sulle panchine di Valencia e Atletico Madrid, in Inghilterra è stato su quella del Chelsea ed infine in Francia ha guidato il nuovo corso del Monaco, portandolo dalla Serie B fino alla Champions League. Adesso per lui a Leicester pensano di intitolarli una statua e una strada, mentre c'è anche una proposta per farlo nominare niente di meno che Sir. E' l'uomo sulla bocca di tutti e sulle copertine dei giornali di ogni parte del mondo con buona pace per il suo collega Mourinho che, per una volta, al momento in una eventuale cena assieme con Ranieri i fotografi non sceglierebbero di andare da lui.