Come si può combattere la crisi e il debito pubblico? Ecco le parole di Luca Ciarrocca, giornalista, che da anni vive e lavora negli States.

Attualità postato da gugliemix || 8 anni fa

Per provare a ridurre gli enormi squilibri animati dalle ultime e note crisi finanziarie, il primo step da fare è quello di raggiungere un accordo collettivo per un cosidetto giubileo del debito. Il secondo, per bilanciare un minimo di giustizia morale tra cittadini e “poteri forti” è la stesura di un programma che viene chiamato con il nome di Quantitative Easing per la gente. Tutto ciò serve a bloccare (o almeno si spera [ndr]) gli attuali piani delle banche centrali che mirano in primis a salvaguardare i grandi istituti finanziari loro azionisti, mentre il popolo viene continuamente "frustato" con tasse sempre più alte e tagli sul welfare per non parlare della recessione che non tende a bloccarsi.”

Sono queste le tesi di Luca Ciarrocca, direttore di Italia.co,  per provare a risanare l’economia del globo terrestre. Nel suo nuovo libro “Rimetti a noi i nostri debiti”, il giornalista chiede che tutti i debiti pubblici siano eliminati o per lo meno che siano ristrutturati, a iniziare dalla Grecia (ormai fallita di fatto) che per i prossimi 20 anni dovrà far fronte alla più incalzante austerity. Certamente, afferma lo scrittore, c’è da unire un piano concordato per finanziare i progetti di piccole e medie imprese e le famiglie, per non investire il capitale delle banche centrali (Fed e Bce) che vanno a gonfiare i guadagni di banche commerciali e delle note multinazionali.

Quale sarà il risultato? I più grandi ricchi del mondo, in special modo i "leoni" della finanza, hanno visto accrescere il proprio patrimonio, lasciando le briciole agli altri, a discapito della classe media, che a stenti riesce ad arrivare a fine mese, essendosi impoverita in maniera vertigionosa.

Il libro vuole e lo è una denuncia oltre, che sul piano economico, anche su quello politico ed etico.

Il concetto è molto basilare: il debito è come una malattia incurabile che inficia la crescita e rende sempre più poveri i cittadini, per i tanti soldi da pagare per il servizio del debito stesso, Esempio: l’Italia paga 65 miliardi di euro di interessi all’anno, secondo i calcoli di Ciarrocca. Quindi, si evince che più debito equivale a piu’ tasse.

“Quale possa essere la ricetta per invertire la rotta? Ripartire tutti da zero.” – esclama il direttore di Italia.Co.

Tutto ciò ovviamente impensierisce e non poco i grandi affaristi e leader politici, che hanno usufruito come pochi dei piani straordinari di allentamento monetraio, messi in atto nel 2008 dalla Federal Reserve e da Marzo 2015 dalla Bce.

Il piano di assoggettamento globale da parte di alcuni “banksters” – esprime Ciarrocca – è davvero preoccupante e "scavalca" i governi e parlamenti. Bisogna invertire la rotta ed urge farlo quanto prima.

Fonte: http://www.italia.co/politica-societa/rimetti-a-noi-i-nostri-debiti/