Italia postato da piattaformacomunista || 10 anni fa
LA FARSA DELLA DECADENZA DI BERLUSCONI
E I SUOI INSEGNAMENTI
La farsa della decadenza da senatore di Berlusconi, messa in scena a Palazzo
Madama, sta chiarendo a milioni di sfruttati tre questioni di grande
importanza.
1. Il PdL ha preteso un rinvio, e i liberal-riformisti del PD, pur di salvare
un governo antipopolare e illegittimo, in nome della “stabilità” richiesta da
UE-BCE-FMI e da Napolitano, l’ha vergognosamente concesso. In tal modo sarà
possibile trovare qualche espediente che assicuri l’agibilità politica di un
delinquente antisociale. La destra e la sinistra borghese sono sempre pronte a
mettersi d’accordo per difendere gli interessi di gruppi e individui
privilegiati, senza rinunciare alla loro rivalità.
2. Il governo Letta-Alfano continuerà a reggersi sul ricatto politico di un
miliardario pluricondannato, del capo politico degli evasori fiscali, dei
truffatori, dei malfattori, per fare gli interessi delle banche, dei padroni,
dei ricchi. Bastonando i lavoratori, i giovani, le donne del popolo. Questo
governo della frode e della miseria va cacciato con un movimento indipendente
della classe operaia e delle masse popolari. Non per mandare al potere i
neoliberisti Renzi e Grillo, legati mani e piedi ai capitalisti di Cernobbio,
ma per aprire la strada a una alternativa di rottura rivoluzionaria: un
Governo operaio e di tutti gli sfruttati.
3. Nella società borghese l’uguaglianza di fronte alla legge è una illusione e
una menzogna. La legge non è uguale per tutti: c’è una legge per i potenti,
per i capitalisti, per gli sbirri sempre impuniti o salvati dal castigo; e
c’è una legge per la povera gente che riempie le galere, spesso in attesa di
giudizio.
Anche i ciechi oggi possono vedere che la borghesia per salvaguardare i suoi
interessi e il suo potere butta a mare l’ordinamento legale che essa stessa ha
creato. Non può sopravvivere senza violare le leggi e senza i fuorilegge,
senza liquidare la Costituzione, senza essere sovversiva.
Per quale motivo? La Repubblica parlamentare e le sue regole non sono più
compatibili con le esigenze del capitalismo monopolistico in crisi profonda,
di un sistema marcio che per sopravvivere ha bisogno dell’aumento dello
sfruttamento, della corruzione, dei capitali mafiosi, delle guerre di rapina,
dei diktat di un’oligarchia famelica.
Una riflessione si impone. La Costituzione democratico-borghese del 1948 è
stata il frutto di un compromesso fra classi sociali contrapposte. Ma se una
parte rompe il patto, tutto il patto viene meno.
Il proletariato non può limitarsi alla difesa dell’esistente fatto di
mercificazione della forza-lavoro, povertà, degrado, alienazione, devastazione
ambientale, guerre ingiuste. Deve ricostruire i suoi organismi e strumenti di
lotta – anzitutto il Partito comunista - ritrovare la sua indipendenza, la
sua libertà, la sua unità di azione, il suo diritto alla rivoluzione
socialista, per la conquista di un nuovo e superiore ordinamento sociale. E’
nell’interesse della stragrande maggioranza della società!
11 settembre 2013
Piattaforma Comunista
Per contatti e contributi: teoriaeprassi@yahoo.it
Fonte: http://www.piattaformacomunista.com/