Davide Uria, in questa breve intervista, ci racconta del suo nuovo progetto poetico UNTITLED.

Cultura e Società postato da RedazioneNov || 10 anni fa

Ciao Davide, ci parli della tua esperienza di autore e più nello specifico di UNTITLED?

Ciao, UNTITLED è una piccola pubblicazione on line dal 2 gennaio 2014 e distribuita gratuitamente su inedito, lulu e payhip. Il copyright del progetto, invece è stato affidato a Patamu. Il lavoro determina una fase molto importante per me e per la mia vita, ho voluto scegliere personalmente tutto, senza affidarmi a nessuna casa editrice o servizio di promozione. Quindi si puo' definire una pubblicazione indipendente a 360 gradi. Tutto il progetto ruota attorno a un concetto ben definito, come suggerisce il titolo stesso: UNTITLED (SENZA TITOLO). Ogni frammento poetico raccolto, esprime l'idea del non finito, di una situazione indefinita ma che nella sua interezza trova una sua corposità e genuinità. Nella mia esperienza di autore, questo lavoro determina un momento transitorio tra quel che è stato e quel che verrà. "A cosa serve un cuore?" il mio primo libro pubblicato da Ed. Il Pavone nel 2012, mi ha portato la scorsa estate a un momento di forte crisi personale, dovuta molto probabilmente a questioni legate alla promozione del testo, che mi ha portato un po' all'esasperazione. Pochi si interessavano al progetto, poche le persone che mi hanno supportato davvero. E in questa generale atmosfera negativa ho deciso di accantonare il passato per rigenerarmi. E si sa quando guardi da lontano le cose riesci a vederle in maniera diversa.

Quindi UNTITLED è un po' una rinascita...

Si, è lo è per davvero! Sono riuscito a rimettere insieme i pezzi lasciati per strada e a costruire questo lavoretto. Ho ripescato vecchi appunti, gli ho riscritti, reinventati e il risultato è quello di una composizione che vive il presente ma portandosi insieme tutto il passato. Dei frammenti che risplendono, così come suggerisce la grafica scelta e adoperata per il progetto. Ogni cosa è al suo posto, niente è lasciato al caso, nulla è lasciato al passato. E' questo il mio nuovo percorso, e voglio rispettarlo senza più affaticarmi, come è accaduto in passato.

L'arte è quindi il tuo mezzo per vivere, ma come vivi la vita reale?

Non vivo la vita dell'artista, sono una persona comune, che vive le sue giornate facendo quello che fanno tutti. L'arte è un mezzo di esperssione che utilizzo quando tutto quello che ho dentro è veramente troppo da sopportare. Non saprei davvero dove mettere le mie emozioni in esubero se non avessi scoperto questa mia ''vocazione'', anche se a dire il vero sono anche stato molto fortunato, è da una vita che mi esprimo scrivendo o disegnando, quindi il mio destino in qualche modo era già stato segnato.

I tuoi prossimi progetti?

Non hanno mica dipinto la cappella sistina in un giorno!!! Scherzo!!! Non so ancora cosa mi riserverà la vita, intanto voglio godermi l'evolversi di questo progettino e lavorare per la promozione. Ma il mio piu' grande sogno sarebbe quello di sapere che il progetto piace e che viene scaricato, e che possa rivivere nelle menti e nel cuore di chi lo legge. Sarebbe un sogno bellissimo ma troppo grande!

Ciao e grazie!

Ciao e grazie a voi, RedazioneNov ogni volta è un piacere!

Fonte: http://www.davideuria.it/