In una scuola media di Bari, un evento straordinario ha sconvolto le leggi dell'universo scolastico. Un ragazzo, armato solo della sua voce e di una irrefrenabile voglia di comunicare, ha ricevuto un voto che ha fatto tremare le fondamenta della matematica: un -1. No, non stiamo parlando di una previsione del meteo. Questo non è il nuovo minimo storico della temperatura in Puglia. È un voto, un vero e proprio voto, apparso sul registro elettronico e poi misteriosamente scomparso. "Sotto lo zero cosa c'è? Il nulla cosmico da attribuire a un ragazzino in crescita?" si chiede la mamma, incredula. "Neanche pensavo esistesse questo voto." E così, come una moderna Alice nel Paese delle Meraviglie, si è immersa nel mondo sconosciuto dei voti negativi, scoprendo che anche nel mondo dell'educazione, a volte, si sfiora la follia. Il voto non era il risultato di un compito in classe o di una interrogazione, ma la punizione per una chiacchierata. "Gli ho chiesto se lo stesso voto fosse stato messo anche al compagno e mi ha detto di no", racconta la madre, che ha poi rimproverato il figlio e gli ha detto di non disturbare più la lezione. Per ora, il -1 rimane un memento, un monito silenzioso del potere del registro elettronico. "Ci prenderemo il tempo necessario per metabolizzare", dice la madre. "E visto che la scuola non ci ha convocato, magari andremo a parlare con la docente di nostra iniziativa. Non cerco il conflitto, cerco comprensione." A causa del risalto mediatico avuto, il voto è stato cancellato dal registro elettronico. Ma il ricordo di quel -1 rimarrà, un segno indelebile nel tessuto dell'universo scolastico, un promemoria che a volte, nel mondo dell'educazione, l'impossibile può diventare possibile.