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Il diamante nel taglio industriale

Tecnologia postato da carlottatinti || 11 anni fa

Il diamante è un minerale composto di molecole di carbonio che hanno una struttura ben definita. Si differenzia dalla grafite, composto molto più comune solo per la disposizione della struttura delle molecole di carbonio che rende il diamante è il minerale con la durezza più elevata conosciuta. Può essere scalfito solamente da un minerale suo simile e per questo motivo le sue applicazioni nel taglio industriale sono molteplici: dalle lame industriali diamantate che hanno delle microparticelle di polvere di diamante fuse all'interno del filo per aumentarne il potere tagliente e la durata all'uso vero e proprio di “punte di diamante” montate su macchine utensili che tagliano oggetti su guide di scorrimento adibite all'uniformità dell'avanzamento del pezzo da trattare. Nel processo di taglio le guide per macchine utensili sono vitali perché un taglio, anche se è eseguito da una testina diamantata, è tanto più accurato quanto il materiale ha un movimento lineare sulla macchina utensile. Nella sua forma “grezza” il diamante assomiglia a un comune sasso e per renderlo come lo conosciamo ha la necessità di essere tagliato lui stesso. Il taglio del diamante non si opera con comuni oggetti da taglio ma è necessario percuotere la pietra grezza che si rompe in determinati punti di taglio come avviene per un vetro. In passato, e tutt'ora, per i diamanti utilizzati a fini ornamentali esistevano dei maestri che avevano una esperienza tale da capire il punto esatto da colpire di un diamante grezzo per rendere il taglio simmetrico e creare le pietre che vediamo esposte nelle gioiellerie.