L'invocata e da più parti attesa riforma delle pensioni deve poter conciliare esigenze spesso in contrasto tra di loro

I rebus della riforma delle pensioni

Economia postato da pps9000 || 8 anni fa

E' ormai da mesi che si sente continuamente parlare della necessità di attuare una nuova riforma delle pensioni a correzione di quella attuata dal governo Monti (riforma Fornero), ma non si è ancora giunti ad una formulazione tale da soddisfare esigenze spesso in contrasto fra di loro.

I fattori che influiscono sulle politiche pensionistiche

Il primo fattore è certamente il costo delle politiche pensionistiche dal momento che incidono in maniera significativa sulla spesa pubblica. Il Fondo Monetario Internazionale, nel settembre 2014,commentava che senza toccare le pensioni il taglio della spesa pubblica sarebbe stato puramente aleatorio, dal momento che la spesa per le pensioni rappresentava il 30% degli 800 miliardi totali. Il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo evidentemente esplicherà i suoi effetti sul lungo periodo, mentre l'INPS avrebbe bisogno di riassestare le proprie finanze in tempi molto più rapidi.

Il secondo fattore è strettamente correlato all'aspettativa di vita; nel 2015 la speranza di vita per gli uomini è stata 80,1 anni e 84,7 anni per le donne. Questi sono dati di fatto che non possone essere sottovalutati.Non è possibile pensare ad un sistema pensionistico che prenda in carico gli ex lavoratori per periodi di tempo, mediatamente parlando, più che ventennali. Ciò ha portato i governi ad aumentare l'età per ottenere la pensione di vecchiaia e l'ammontare contributivo per avere diritto ad una pensioni anticipata.

Gli interventi di cui sopra creano però conflitti sociali e generazionali:

  1. Il passaggio da sistema retributivo a quello contributivo sta creando due popolazioni di pensionati; la prima con assegni pensionistici in linea di massima nettamente superiori a quelli ottenibili con il sistema contributivo e ciò è ritenuto non socialmente accettabile.
  2. L'aumento dell'età pensionabile si sospetta stia creando un conflitto generazionale; in un mercato del lavoro sostanzialmente fermo da anni, il mantenimento al lavoro per più anni degli anziani bloccherebbe l'ingresso dei giovani. Questo è il motivo per cui si stanno studiando le più disparate formule per aumentare, contemporaneamente, la flessibilità in entrata e quella in uscita. 

Avventurarsi, oggi, a fare delle previsioni su quale riforma potrà essere attuata è un azzardo; una sola cosa è certa. I costi della riforma dovranno essere tali da rispettare gli obiettivi legati alla finanza pubblica.