La criminalità organizzata non ha problemi a rifornire di droga i tossicodipendenti: gli spacciatori si camuffano da “rider” che consegnano pizza e altro cibo.

Cultura e Società postato da comunicatifirenze || 3 anni fa

All’inizio del primo lockdown si pensava che la Camorra e le altre mafie si sarebbero trovate in difficoltà a proseguire nel traffico illecito di sostanze stupefacenti, che costituisce ormai da tempo una delle loro principali fonti di guadagno. Lo scorso Marzo 2020, passati i primi giorni di incertezza nei quali i tossicodipendenti si avventuravano per le strade in cerca di spacciatori che erano costretti a venire allo scoperto, è stata escogitata dalla criminalità organizzata una soluzione molto efficiente. L’idea è quella di sfruttare i privilegi dei “rider”, i fattorini che possono sfrecciare dovunque, anche nelle regioni rosse.

I finti rider si mettono la divisa di JustEat, Glovo o Foodora, e nel bauletto delle pizze mettono le sostanze tossiche ardentemente desiderate dai tossicodipendenti impossibilitati a uscire di casa.

Le crisi di astinenza sono una brutta bestia. Che si tratti di eroina, di amfetamine o di marijuana, non se ne può stare lontani a lungo. Con forme e intensità diverse, il corpo inizia a reclamare la sostanza tossica a cui si è assuefatto. La mente, che crede di non poter fare a meno della sostanza, si attiva e fa di tutto per procurarsela e per mettere a tacere i tormenti, spesso devastanti, del corpo.

La criminalità organizzata, e i suoi spacciatori, sono ben consapevoli di questo fenomeno e lo sfruttano abilmente senza fermarsi davanti a un lockdown. I rider non sono che l’ultima criminale strategia per rifornire di sostanze tossiche i tossicodipendenti. Smascherare i finti rider e combattere la criminalità è necessario, ma non sarà mai una soluzione efficace se non si otterrà una riduzione della domanda.

“Un Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga non costituisce più una piaga sociale. Le attività di “Un Mondo Libero dalla Droga” consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Un ragazzo informato, che pensa con la sua testa, pretenderà che gli sia dato un aiuto sincero, reale e naturale, senza ricorrere a droghe e farmaci dannosi. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali.

La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione: la lotta all’abuso di sostanze stupefacenti è una delle principali campagne sociali della Chiesa. Il fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, ha affermato: “L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.”

Fonte: https://www.noalladroga.it/