Il Sangiovese di Romagna è ormai diventato “Grande”. Si sceglie tra 16 differenti sottozone di territorio da Imola fino al mare. Sulle colline di Rimini se ne incontrano tre. Suolo, clima, coltura della...

Attualità postato da Carlo Bozzo || 4 mesi fa

Riccione, 13 dicembre 2023 – È un vino in crescita, sempre più conosciuto e apprezzato. Non solo sul suo territorio, in regione, Italia lo è e pure oltre confine: è il Sangiovese di Romagna. L’Enoteca San Lorenzo di Riccione ne ha fatto il suo vino di punta per la tavola del Natale e delle feste. In Romagna ci sono trecento cantine, producono qualcosa come tremila etichette, nell’80% dei casi Sangiovese e nelle sue diverse declinazioni: Romagna, superiore, superiore riserva, sottozona riserva. Scegliere quindi non è facile, sembra una sfida ai Big Data che troviamo in rete e che dobbiamo selezionare e comprendere. Oppure una scelta impossibile senza Master dell’associazione italiana sommelier. Ma questo è, invece, il ruolo svolto dall’Enoteca San Lorenzo dei fratelli Salvatore e Giuseppe Annunziata, fondatori e titolari dell’enoteca. Descrivono l’offerta di ogni zona della Romagna, le differenti caratteristiche di ogni etichetta. L’obiettivo è comprendere il gusto di ogni cliente e accompagnarlo verso la scelta più vicina alle sue attese e a quanto sta cercando in un Sangiovese. “Oggi la grande novità della Romagna è il grande lavoro fatto da vignaioli e cantine, per identificare 16 sottozone, che vanno da Imola, seguono Appennino e pianura fino all’Adriatico. Solo a Rimini sulle sue colline ne troviamo tre differenti. Ognuna di loro identifica il tipo dei terreni su cui crescono le vigne, le diverse caratteristiche climatiche, di vinificazione, invecchiamento e le diverse tipologie di gusto che incontreremo al momento di versare il vino nel bicchiere - spiega Salvatore Annunziata, già amministratore delegato della Food & Drink Consulting, società che si occupa di commercio all’ingrosso e consulenza alberghiera nel mondo Horeca – “In enoteca abbiamo sempre almeno 80 etichette di Sangiovese che ruotiamo ciclicamente per dare un panorama completo delle cantine del territorio e spieghiamo a ogni persona il perché di queste nostre scelte e cosa devono attendersi dal loro acquisto”, “In Romagna è stato fatto un grande lavoro, ormai parliamo di un territorio con parcelle e zone definite come per i grandi vini piemontesi, toscani o francesi. Il mio lavoro è farle conoscere ai clienti – continua il sommelier e “front man” dell’enoteca, Tiziano Iob – siamo stati i primi a Riccione a valorizzare le sottozone della Romagna. I nostri Sangiovese arrivano da più comuni, quindi da terroirs totalmente diversi uno dall’altro per terreno, sottosuolo, esposizione, altitudine, storia. Il loro denominatore comune è la qualità, conosciamo personalmente ogni vignaiolo e cantina, di cui ospitiamo le etichette”. Ma insieme al “genius loci” della Romagna, negli scaffali trovano posto anche etichette di ogni regione italiana e una selezione di referenze Francesi, con qualche escursione pure in altri continenti. La selezione è curata, “backstage”, da Salvatore Annunziata. Grazie alla sua esperienza ci si confronta anche con un grande ventaglio di Champagne, spesso di piccoli vigneron che esprimono a pieno il loro terroir e con loro anche le grandi Maison storiche d’oltralpe. Senza dimenticare Gin, Rum e Spirits di tutto il mondo e i prodotti di grandi artigiani del cibo della Romagna e del resto d’Italia. “Fin dal primo giorno, abbiamo inaugurato in un momento difficilissimo e imprevedibile era la vigilia del primo lockdown, abbiamo scelto di sostenere produttori locali, collaborando con aziende enogastronomiche del territorio. Questo legame con la comunità si è tradotto in una proposta unica di prodotti genuini e di alta qualità. Il caso Sangiovese ne è dimostrazione concreta”, concludono i due fratelli, Salvatore e Giuseppe Annunziata.

Fonte: https://www.sanlorenzoenoteca.it/?gad_source=1&gclid=Cj0KCQiAyeWrBhDDARIsAGP1mWQXwYY0dODddkXO5qOuUNXNB5Wz2LwAY4xKVyypNx9FzxsdAlWhbm8aAip9EALw_wcB