Sovranità Tecnologica: il pensiero dell’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa, intervenuta lo scorso 30 marzo all’evento di presentazione del Position Paper realizzato dal CED sul tema

Economia postato da erprnews || 2 anni fa

Open Fiber: la partecipazione dell’AD Elisabetta Ripa all’evento di presentazione del Position Paper realizzato dal CED sul tema della “Sovranità Tecnologica”. Sovranità Tecnologica: l’evento del Centro Economia Digitale con Elisabetta Ripa Per dotare il Paese di una banda ultralarga come richiesto dal Digital Compass al 2030, bisogna lavorare con congruo anticipo e correre. È il messaggio lanciato da Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber, intervenuta lo scorso 30 marzo alla tavola rotonda organizzata dal CED, il Centro Economia Digitale, in occasione della presentazione di un Position Paper sul tema della “Sovranità Tecnologica”. L’analisi indica come le competenze tecnologiche dell’Unione Europea in settori critici non sembrino tenere il passo con i maggiori player mondiali: è necessario dunque definire e adottare una strategia che contribuisca a rilanciare il ruolo sul mercato mondiale non solo del nostro Paese ma anche dell’Europa. “Dotare il Paese di un’infrastruttura che è nella Digital Compass viene identificata come obiettivo primario per tutti i Paesi”, ha evidenziato in merito Elisabetta Ripa: per raggiungere la Sovranità Tecnologica secondo l’AD “condizione necessaria è diffondere competenze digitali e garantire parità di accesso alla connettività”. Elisabetta Ripa: Open Fiber ha recuperato un gap storico collegando negli ultimi quattro anni oltre 11 milioni di unità “Per arrivare al raggiungimento nel 2030 di una copertura a almeno 1 Giga per tutte le famiglie, bisogna lavorare con congruo anticipo”, ha evidenziato l’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa intervenendo all’evento online promosso dal CED. “Noi abbiamo cercato di accelerare il più possibile nella realizzazione di questo obiettivo, ci siamo dati un piano sfidante sulla base di un forecast tecnologico che ha identificato uno spazio, un’area vuota, cioè quella per l’Italia di dotare di un’infrastruttura in fibra ottica abilitante, una rete Ultrabroadband”, ha spiegato l’AD. Open Fiber è riuscita a recuperare “un gap storico”, collegando negli ultimi quattro anni oltre 11 milioni di unità immobiliari sia nelle aree urbane che nelle aree rurali in un Paese dove bisogna raggiungere 30. “La strada che abbiamo davanti a noi è molto importante e lunga, dobbiamo correre più di quanto abbiamo fatto”, ha sottolineato Elisabetta Ripa: Open Fiber è il terzo operatore in Europa, come ha ricordato l’AD, ma “serve uno sforzo corale per realizzare 100 mila km di fibra ottica nelle aree rurali per chiudere il digital divide del Paese”.

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=0TitGcvENMw