Volevo dedicare questo premio all' Italia e agli italiani, che fanno di tutto per rendere l'Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente.

Elio Germano premiato a Cannes dove si discute per la frase detta...

Cinema postato da 1036489363 || 13 anni fa

Premio come miglior attore protagonista alla 63° edizione del festival del cinema a Cannes per la sua interpretazione in “La nostra vita” di Lucchetti dove dice una frase che proprio non va giu' ai politici Italiani. "Grazie agli italiani che provano ad essere migliori nonostante la classe dirigente"

 

CANNES. L’Italia trionfa a Cannes con Elio Germano, a cui è andato il premio come miglior attore protagonista alla 63° edizione del Festival del cinema. Grazie a “La nostra vita” di Daniele Lucchetti il giovane attore ha attirato le luci della ribalta Italiano mettendo anche in discussione la classe politica Italiana dicendo:

« Siccome i nostri governanti in Italia rimproverano sempre, al cinema, di parlare male della nostra nazione, io volevo dedicare questo premio all' Italia e agli italiani, che fanno di tutto per rendere l'Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente. »

Elio Germano nasce a Roma nel 1980 da una famiglia originaria di Duronia, in provincia di Campobasso.

Germano esordisce nel cinema all'età di dodici anni come protagonista del film di Castellano e Pipolo Ci hai rotto papà (1992).

Durante il liceo scientifico, frequenta per tre anni un corso teatrale presso la scuola Teatro Azione, diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. Nel 1999 rinuncia a seguire Giancarlo Cobelli in una tournée teatrale per partecipare al film Il cielo in una stanza di Carlo Vanzina, e da quel momento inizia la sua carriera cinematografica.

Conclusa l'esperienza con Vanzina, lavora infatti con registi quali Ettore Scola (Concorrenza sleale), Emanuele Crialese (Respiro), Gianluca Maria Tavarelli (Liberi), Giovanni Veronesi (Che ne sarà di noi), Michele Placido (Romanzo criminale), Gabriele Salvatores (Quo vadis, baby?, Come Dio comanda), Paolo Virzì (N (Io e Napoleone), Tutta la vita davanti), Paolo Franchi (Nessuna qualità agli eroi), Francesco Patierno (Il mattino ha l'oro in bocca) e Daniele Vicari (Il passato è una terra straniera), e con il film Mio fratello è figlio unico (2007), di Daniele Luchetti, si aggiudica il David di Donatello come miglior attore protagonista.

Al cinema affianca partecipazioni a fiction televisive quali Un medico di famiglia 2, Padre Pio, Ferrari, Via Zanardi 33 e Paolo Borsellino.

 

Prima di Germano, l'ultimo italiano ad essersi aggiudicato tale riconoscimento fu Marcello Mastroianni con Oci ciornie nel 1987.