Gli ultimi tragici eventi della Striscia di Gaza hanno evidenziato l'ambiguità o nel peggiore dei casi l'utilità puramente formale della Corte Penale Internazionale, organismo con sede all'Aia. L'impossibilità di condurre indagini efficaci e di attuare le sentenze, unita alle critiche verso l'imparzialità e il carattere giuridico e non politico della sua attività, espongono la Corte ad ad impietose analisi dei giuristi, accuse dei Paesi non firmatari e marce indietro di quelli firmatari. Adesso il Brasile parla di un eventuale ritiro o comunque di un ripensamento rispetto alla sua partecipazione, mentre la Serbia è sempre contraria ai processi politici, memore di quanto accadde a Milosevic.