Basta un volantino con offerte sottoprezzo (per modo di dire) e si scatena la corsa all'acquisto, considerato il forte richiamo dei prezzi ribassati. Un magazzino, di solito frequentato da pochi acquirenti, ecco che improvvisamente scatena l'interesse di una folla che accorre, sceglie la merce reclamizzata, si mette in fila per pagare e magari resta per più di un'ora ad attendere di trovarsi di fronte alle due uniche cassiere frastornate, avvilite da tanto lavoro. Poi qualcuno, uscito dal magazzino con tanti sacchetti, esamina la merce acquistata (tutta rigorosamente prodotta in Cina), e comincia a pensare che in fondo, dopo tanto penare prima di arrivare alla cassa, si è rifornito di merce scadente, pagata ad un prezzo all'incirca uguale a quello offerto dal negozietto accanto a casa sua. I miracoli della pubblicità ingannevole.