Per chiunque abbia intenzione di fare una piacevole gita fuoriporta, una visita guidata in acetaia rappresenta sicuramente una buona idea. Parliamo di un’occasione per scoprire il processo produtti...

Come si svolge una visita guidata in acetaia? Dai vigneti alla degustazione di prodotti enogastronomici modenesi

Cultura e Società postato da Marketingseo11 || 1 anno fa

Per chiunque abbia intenzione di fare una piacevole gita fuoriporta, una visita guidata in acetaia rappresenta sicuramente una buona idea. Parliamo di un’occasione per scoprire il processo produttivo che porta alla creazione di uno dei prodotti dell’eccellenza italiana, l’aceto balsamico di Modena. Nelle prossime righe vedremo insieme come si svolge una visita guidata presso l’acetaia Marchi. 

Visite guidate acetaia: tipologie

Ogni acetaia del modenese prevede delle visite guidate con svolgimenti differenti. Nel dettaglio, l’acetaia Marchi offre una duplice possibilità: la visita Tipica e quella Tradizionale. In comune le due varianti hanno la possibilità di toccare con mano come avviene la produzione di uno dei prodotti dell’eccellenza del nostro Paese, oltre che poter degustare il famoso oro nero modenese. Di seguito le principali caratteristiche delle due visite:

 

  • La Tipica. La visita inizia con una passeggiata nel vigneto, per poi proseguire con un giro all’interno dell’azienda per scoprire l’intero processo produttivo della sala IGP. In questa sala verranno raccontati quelli che sono i vari passi della produzione. A questo punto si arriverà nel sottotetto dell’Acetaia, dove si potranno ammirare le antiche botti di legno pregiato che custodiranno per anni uno tra i prodotti più preziosi del modenese, ma anche dell’intera Italia: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Ma il momento più atteso arriva sicuramente alla fine del percorso, quando sarà possibile degustare l’oro nero di Modena. 
  • La Tradizionale. La visita Tradizionale si svolge nello stesso modo della Tipica, ma con un’importante aggiunta, ovvero quella di un’ulteriore esperienza di tipo enogastronomico. Sarà possibile assaggiare prodotti tipici del territorio modenese. Tra i principali possiamo ricordare le lasagne al ragù, le tigelle con pesto di lardo, la marmellata e dell’ottimo Lambrusco per accompagnare il tutto. Inutile sottolineare come si tratti di prodotti che insieme all’aceto balsamico di Modena saranno i protagonisti indiscussi dell’intera visita. 

La tradizione dei prodotti enogastronomici modenesi

Ci sono cibi che devono assolutamente essere assaporati a Modena. Come spiegato in precedenza, un assaggio di alcuni di questi è previsto con la visita Tradizionale dell’acetaia Marchi, ad esempio la tigella. Nota anche come crescentina, veniva preparata anticamente su dischi di terracotta oppure di pietra refrattaria, definite appunto tigelle. Questo è il motivo per cui la crescentina oggi, sia in pianura padana che nel resto d’Italia, si chiama Tigella.

Gli ingredienti sono: acqua, farina, grano tenero e lievito di birra. La Tigella successivamente viene farcita con altri ingredienti a piacimento sia dolci che salati. Via libera dunque a salumi, formaggi oppure alla Nutella o marmellate. Un altro prodotto la cui degustazione non può mancare è il Lambrusco. Viene citato persino da Giosuè Carducci. Il nome Lambrusco indica sia il vitigno che il vino. 

Parliamo di uno dei vini più venduti in Italia, ma anche esportati nel mondo. Quattro sono le tipologie di Lambrusco DOC:

  • Grasparossa di Castelvetro, corposo e fortemente aromatico.
  • Salamino, così denominato perché i grappoli ricordano i salami.
  • Sorbara. Gli aromi presenti sono di fragola, ciliegia e lampone.
  • Modena. 

Il lambrusco è un vino frizzantino e dolciastro, perfetto per accompagnare diversi piatti, ma anche per un gustoso aperitivo.