I gattini appena nati dipendono totalmente dalla loro mamma, poiché si nutrono solo attraverso l’allattamento. È a circa un mese di vita che inizia lo svezzamento, fase che dura circa due mesi. Dur...

Come nutrire un gattino nelle prime settimane di vita

Animali e Natura postato da Marketingseo11 || 3 anni fa

I gattini appena nati dipendono totalmente dalla loro mamma, poiché si nutrono solo attraverso l’allattamento. È a circa un mese di vita che inizia lo svezzamento, fase che dura circa due mesi. Durante lo svezzamento, oltre al latte materno, i gattini completano la loro alimentazione con cibo solido.

Tuttavia, può capitare di doversi occupare di un gattino prima dello svezzamento, e fare le veci di una mamma gatta: se si trova un gatto troppo piccolo senza la mamma nelle vicinanze, o se la mamma sembra trascurare il proprio piccolo (può accadere quando partorisce molti gattini oppure quando è molto giovane). In questo caso, sono alcuni segnali a far comprendere che è necessario intervenire: se il gattino risulta sporco, più magro rispetto agli altri, dal pelo appiccicaticcio.

Comprendere l’età dei gattini

Per capire come nutrire un micetto appena nato, è necessario in primo luogo capirne l’età. Se ha gli occhi chiusi, sicuramente ha una settimana o meno, poiché solitamente aprono gli occhi fra i dieci ed i sette giorni di vita.

Attenzione, però, a non confondere eventuali incrostazioni dovute alla congiuntivite con gli occhi chiusi dovuti alla tenera età. I denti, invece, spuntano intorno alle tre settimane di vita, mentre i canini intorno ad un mese di vita.

Se il gatto presenta tutti i denti da latte, sicuramente avrà più di un mese è quindi può mangiare da solo. Se non si è certi, comunque, dell’età del gattino, è bene recarsi da un veterinario al fine di stabilirla con certezza e procedere alla somministrazione dell’alimentazione più adeguata. Puoi approfondire l’argomento sul sito cliccanotizie.it

Somministrare il latte al gattino

Se il gattino è molto piccolo, si deve provvedere alla somministrazione del latte, in quantità variabile a seconda della sua età: fino a 5 ml nella prima settimana, fino a 10 ml nella seconda settimana, tra i 10 ed 15 ml fino al ventesimo giorno, e circa 20 ml fino al primo mese d’età.

Assolutamente, è vietato utilizzare latte vaccino, poiché potrebbe causare disturbi gastrointestinali anche molto seri. È fondamentale rivolgersi ad un negozio di animali specializzato oppure ad un veterinario per acquistare un latte in polvere specifico. In alternativa, si può utilizzare il latte di capra, che contiene meno lattosio. Un neonato va alimentato ad intervalli di tempo di 2-4 ore; bisogna, pertanto, mettere la sveglia anche di notte. Solo dopo il raggiungimento dei 15 giorni di vita, si può sospendere l’allattamento notturno.

È necessario somministrare il latte utilizzando un biberon, una siringa senza ago oppure un contagocce. Nel primo caso, bisogna tenere il biberon inclinato a 45 gradi, per evitare che il gattino possa ingerire anche dell’aria, altrimenti, in caso si decidesse di utilizzare la siringa, occorre far fuoriuscire la prima goccia di latte e successivamente attendere che sia il gattino a succhiare il contenuto, evitando di premere lo stantuffo.

Durante l’allattamento, è fondamentale tenere il gattino a pancia in giù e mai in posizione supina, per evitare di far entrare l’aria nei polmoni. Al termine dell’allattamento, bisogna strofinare la zona dei genitali del gattino con un panno caldo umido, al fine di simulare il leccamento da parte della madre, per favorire l’espletamento dei bisogni fisiologici