Vediamo di capire cosa possiamo ottenere dal nostro sport con la bici e quali vantaggi ne possiamo trarre in particolare dal punto di vista dinamico e prestazionale, nella correttezza dell’ azione...

Biomeccanica, le valutazioni da fare per ottimizzare la performance in bici

Ciclismo postato da riccardoand80 || 2 anni fa

Vediamo di capire cosa possiamo ottenere dal nostro sport con la bici e quali vantaggi ne possiamo trarre in particolare dal punto di vista dinamico e prestazionale, nella correttezza dell’ azione della pedalata ed in particolare anche di una posizione congrua, che non ci affatichi.

“Anzitutto per valutare una prestazione bisogna adeguare la biomeccanica in modo che la performance possa essere massimizzata senza creare problemi muscolari o articolari (Tecnopatie)”

Poi nella Mountain-Bike bisogna accertarsi che la posizione di spinta sia ad un asse 0 e che la linea passi dall’apice tibiale per la prima metatarsale e per l’asse del pedale altrimenti non ci sarà un efficienza in spinta/richiamo di conseguenza non ci sarà la regolarità della spinta ne il rilancio adeguato stesso. La regolazione delle bici vi assicuro non si puo’ fare da soli, ci vuole il biomeccanico.

Biomeccanica: punti da valutare

In secondo luogo bisogna controllare che non ci siano dismetrie, differenze particolari tra le gambe e quindi se necessario spessorare dove serve per equiparare la capacità di spinta tra le due gambe. In altro modo bisogna capire una volta adeguata la posizione di arretramento e spinta, nel busto quale è la posizione in cui l’atleta è per grado di flessibilità e risposta specifica nella posizione più adeguata e riesca a spingere meglio sulla sua bici. A questo punto bisogna capire l’azione Neuro-muscolare-dinamica stessa dell’atleta, se spinge di punta, di tallone, equiparo e dare i giusti consigli, non che adeguare la posizione definitiva al tipo di spinta, ove non si riesca a correggere subito la prima interessata e vedere con il tempo di migliorare. Al proposito il rullo con monitoraggio elettronico aiuta molto nella valutazione. Lo stesso rullo servirà a capire la regolarità del Watt espresso e se per caso c’è anche una notevole differenza di forza tra le due gambe, quindi prendere i provvedimenti necessari per compensare.

(nel caso: la biomeccanica va trasformata in un bike-fitting completo per 2 o 3 mesi)

Tutto questo può avvenire solamente se alle gambe viene richiesto “solo di pedalare”, quindi preventivamente bisognerà aver preso le misure: intercanterica (ischiatica), della circonferenza della coscia e della rotazione del bacino ed aver scelto la sella adeguata, perché senza il sostegno adeguato per il busto/corpo le gambe non possono girare bene ed esprimere il loro potenziale. (nel caso noi siamo preparati con il sistema id match di selle italia, con il materiale) “A questo punto possiamo ritenere di aver adeguato al meglio le nostre caratteristiche e quindi possiamo prendere in considerazione l’idea di effettuare un training test o un Test Conconi e da li partire con il monitoraggio dei progressi, una volta stabilita una soglia allenante con il training test.