Breve descrizione sulla legislatura italiana in fatto di acqua sia di quella in commercio, sia di quella pubblica.

Salute e Benessere postato da Massimino || 9 anni fa

Il capitolo delle acque minerali è ricco di riferimenti legislativi di cui il consumatore non sempre è a conoscenza, anche perché l'impiego alimentare di questo tipo di acque si è largamente diffuso solamente negli ultimi decenni. Storicamente il primo riferimento importante lo troviamo nel Regio Decreto del 27 luglio 1934, il testo unico delle leggi sanitarie, dove si dice testualmente che "non possono essere aperti o posti in esercizio stabilimenti di produzione o di smercio di acque minerali naturali o artificiali, senza autorizzazione del Ministro della Sanità. L'autorizzazione è pure richiesta per l'importazione nello Stato di acque minerali estere, naturali o artificiali". Nel 1992, finalmente, in attuazione di una normativa Cee, si ha una legge moderna (n. 105 del 25 gennaio) che disciplina l'utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali le quali, per essere definite tali, devono necessariamente trarre origine da una falda o giacimento sotterraneo, provenire da una o più sorgenti naturali o perforate ed eventualmente possedere anche proprietà salutari. Si differenziano dalle normali acque potabili per un maggior grado di purezza, per un più ricco e variegato contenuto di sali minerali, per la presenza di oligoelementi e altre cose ancora. Le caratteristiche esaminate dagli organi preposti al rilascio delle autorizzazioni e alla vigilanza riguardano perciò gli aspetti geologici, idrogeologici, organolettici, fisico-chimici, microbiologici, farmacologici, clinici e fisiologici delle acque minerali. Esiste quindi una complessa valutazione riguardante la natura dei terreni da cui le acque sgorgano in relazione alla loro composizione minerale, la portata dell'acqua, la loro temperatura rapportata con quella dell'ambiente esterno, il loro naturale microbismo, l'assenza di parassiti, di agenti patogeni e di inquinamento ambientale. Negli stabilimenti di captazione e di imbottigliamento di acque minerali destinate al consumatore finale vengono consentite dalla legge alcune operazioni che servono a separare, mediante filtrazione, decantazione o con altri metodi, determinati elementi come ferro, zolfo, manganese, arsenico, senza alterare le caratteristiche organolettiche delle acque, anzi spesso migliorandole. Ad ogni tipo di acqua minerale deve essere attribuita una propria denominazione, allo scopo di distinguerla dalle altre. Talvolta prende il nome dalla località geografica di origine, ma in questo caso l'acqua imbottigliata deve obbligatoriamente provenire dalla zona indicata nell'etichetta. E' consentito solamente il trasporto delle bottiglie già confezionate destinate alla vendita, escludendo l'utilizzo di altri contenitori in operazioni intermedie di trasferimento dell'acqua. Ogni contenitore utilizzato per il confezionamento delle acque minerali naturali non può essere superiore a due litri, deve inoltre possedere una chiusura tale da impedire manomissioni, fuoriuscita ed inquinamento del liquido. Ovviamente tutte queste leggi non interessano il tema dell'acqua proveniente dagli acquedotti pubblici che sono regimentati in maniera diversa. I controlli sulla sicurezza negli acquedotti sono severi e continui. La frequenza delle ispezioni è determinata dal decreto legislativo 31/2001, che tiene conto del numero dei cittadini serviti e della portata dell'acqua distribuita. L'aqua che comunemente arriva dai nostri rubinetti e potabile e sicura. Tuttavia non è detto che sia anche buona. Può avere odore di cloro o essere "dura" per il calcare. In questi casi possiamo migliorarne il gusto con apparecchiature da posizionare sopra o sotto il lavello, chiamati addolcitori.: per saperne di più su questi dispositivi installabili in ambito casalingo consultare http://www.pianetacqua.it/manutenzione-addolcitori-pisa/. Tale sistema è dotato di filtri a carbone attivo che riproducono in piccolo, quelli utilizzati negli acquedotti.

Che preferiate l'acqua in bottiglia o del rubinetto potete stare tranquilli: le regole ci sono e sono rispetatte. Potete bere in tutta sicurezza!

Fonte: http://www.pianetacqua.it/manutenzione-addolcitori-pontedera/