La vita dipende dall'acqua.   Questa è certamente un'affermazione valida, l’acqua è il costituente principale dell'organismo. In un uomo adulto di taglia media (70 Kg) rappresenta approssimativa...

Alimentazione postato da marinalogicalogica || 12 anni fa

 

La vita dipende dall'acqua.

 

Questa è certamente un'affermazione valida, l’acqua è il costituente principale dell'organismo. In un uomo adulto di taglia media (70 Kg) rappresenta approssimativamente il 60% del peso del corpo cioè circa 40 Kg. Le donne, hanno un contenuto minore di acqua, pari a circa il 50% del peso corporeo. Infatti il  sesso femminile possiede maggiori riserve di tessuto adiposo che, a differenza di quello muscolare (più abbondante nell'uomo), è povero di acqua (circa il 10%). In modo analogo il discorso può essere fatto per le persone obese e per gli anziani. Nei neonati, al contrario, tale percentuale arriva al 75% del peso corporeo.

Purtroppo quando sono presenti  rilevanti quantità di nitrati (sali trovano largo uso in agricoltura come fertilizzanti) nell’acqua è un preciso segnale di inquinamento.
Con il passare degli anni, è diventato un problema sempre maggiore in parallelo con l’uso sempre più massiccio di fertilizzanti in agricoltura e con il deterioramento del sistema fognario.
RISCHIANO SOPRATTUTTO LO STOMACO E L’INTESTINO.
Non è che  nitrati sono dannosi, lo diventano perché in seguito a una reazione chimica , si trasformano nell’organismo in nitriti, che a loro volta durante la digestione , si possono trasformare in composti potenzialmente cancerogeni.
Recenti ricerche sembrano avvalorare il sospetto che ci sia un collegamento, nel lungo periodo, tra il consumo di nitrati e il rischio di sviluppare un tumore dello stomaco e, soprattutto, dell’intestino.
I nitrati tendono ad accumularsi anche in verdure come bietole e spinaci, e sono aggiunti alle carni e agli insaccati dove impediscono la formazione del botulino, un microorganismo responsabile di gravissime intossicazioni alimentari.
Al di là del rischio cancerogeno, i nitrati possono essere responsabili di intossicazioni acute.
Sensibili sono le persone che hanno scarsa acidità gastrica, e soprattutto i lattanti e donne in gravidanza.
Il neonato assorbe per più giorni i nitrati attraverso il latte artificiale del biberon, preparato con acqua del rubinetto, rischia di più perché dispone di una flora batterica capace di trasformare con maggiore efficacia il nitrato in nitrito ; e perché nel sangue si sviluppa un contenuto eccessivo di metaemoglobina (è una proteina), che può condurre a quello che è soprannominato “ il morbo blu”, con grave inibizione degli scambi respiratori.
La riduzione degli scarichi agricoli e civili che sono all’origine della liberazione dei nitrati nel terreno sembra realisticamente improbabile.
REGOLE PER SCONFIGGERE I NITRATI
- Evitare di bollire i cibi.
La bollitura , infatti, peggiora la situazione, fa evaporare parte dell’acqua e aumenta quindi la concentrazione di nitrati.
- Collocare un filtro sul rubinetto, cosi è possibile depurare l’acqua dalla gran parte dei nitrati eventualmente presenti.
I filtri più indicati in questo senso sono quelli a osmosi inversa o dotati di resine a scambio ionico.

Dopo  queste considerazioni è inevitabile quindi utilizzare a fini alimentari un’acqua priva di candeggina e di nitrati, per bere cucinare e lavare le verdure, cioè per la nostra salute.

Per maggiori informazioni: www.ecogenia.it

 

 

Fonte: http:// www.ecogenia.it