Quando a Roma si parla di borgate sono tanti gli esempi che si fanno, sia a partire dai primi del '900 fino ad oggi gli esempi non mancano e mai mancheranno, ma c'è solo una via che in se racchiu...

Via di Donna Olimpia, la storia delle borgate di Roma

Italia postato da ela2015 || 8 anni fa

 

Quando a Roma si parla di borgate sono tanti gli esempi che si fanno, sia a partire dai primi del '900 fino ad oggi gli esempi non mancano e mai mancheranno, ma c'è solo una via che in se racchiude tutta l'essenza della periferia capitolina, ovvero via di Donna Olimpia. Già dal nome che si decide di dare alla strada si capisce che quella non sarà una zona come tutte le altre, ma una via destinata ad entrare nella storia della città.

 

La Papessa

 

A Roma quando si vuole parlare di una donna ambiziosa e avida c'è un solo nome che si fa, quello di Donna Olimpia, al secolo Olimpia Maidalchini ma da tutti conosciuta anche come la Papessa o la Pimpaccia. Vissuta a cavallo tra il 1.500 e il 1.600 da giovane riuscì ad evitare il convento accusando accusando di molestie la sua guida spirituale quindi, scongiurati i voti, tramite una serie di matrimoni riuscì ad accumulare una grande ricchezza e soprattutto una forte influenza. Tante sono le storie su Donna Olimpia, soprattutto sul fatto che fosse lei a comandare durante il pontificato di Innocenzo X, con tutte le decisioni che passavano dalla sua volontà. Famosa è la leggenda che il Bernini per realizzare la fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona dovette prima omaggiare la signora di un modello in argento alto quasi un metro e mezzo. Non fu molto leggero con lei il cardinale Giovanni Battista Pallotta che si lamentava di come Roma fosse caduta in mano ad una...prostituta. Leggende o meno resta comunque il mito di Donna Olimpia.

 

Il quartiere popolare

 

Edificati dal regime fascista per spostare i meno abbienti dai quartieri più borghesi, i due enormi complessi popolari di via Donna Olimpia sorgono a ridosso di Moneteverde Vecchio e Trastevere, nella zona ora conosciuta come Monteverde Nuovo ma che allora era il confine tra la città e le erbacce. Ma con gli anni non ospitò solo i ceti più popolari ma anche grandi intellettuali come Attilio Bertolucci ma soprattutto Pier Paolo Pasolini. E infatti in via di Donna Olimpia che è ambientato “Ragazzi di vita” ma in futuro la zona sarà anche il set di “Poveri ma belli” di Dino Risi.

 

La mattanza dei Proietti

 

 

Non c'è solo leggenda e poesia attorno alla via ma anche violenza. Donna Olimpia era la zona negli anni '70 dove operava il gruppo malavitoso dei Proietti, dedita all'usura e al controllo delle scommesse. Quella che era una vera e propria famiglia criminale, formata da fratelli e cugini, incrociò però le strade con la Banda della Magliana che tolsero loro i privilegi acquisiti gettandoli in un ruolo di secondo ordine. Furibondi della situazione i Proietti decidono così di uccidere il capo della Banda, Franco Giuseppucci detto Er Negro, scatenando così la reazione degli altri membri che diedero vita ad una sanguinosa caccia all'uomo che molto diede da fare alle onoranze funebri Roma. Da film fu l'assassinio di uno dei membri dei Proietti, freddato a casa sua in via di Donna Olimpia da due affiliati della Magliana che poi fuggirono sui tetti dello stabile per sfuggire ai carabinieri. Un destino cinematografico quasi a cui la via non può proprio sfuggire.