Sicurezza sul lavoro e valutazione dei rischi, guida alla compilazione del DVR sicurezza semplificato

Valutazione dei rischi : il modello standard del DVR Sicurezza

Italia postato da cerminara || 6 anni fa

Uno degli aspetti più interessanti della salute e sicurezza sul lavoro, nonché tra i più importanti per garantire l'incolumità degli avventori di una qualunque organizzazione, è la valutazione dei rischi, da cui dipende buona parte dell'impianto che si andrà a costruire. Del resto lo stesso Decreto Sicurezza (D.Lgs.81/2008) prevede obbligatorio a carico del datore di lavoro provvedere alla mappatura e compilazione del DVR, il documento di valutazione dei rischi che deve essere compilato e aggiornato dal datore di lavoro.

Il datore di lavoro è il responsabile unico del DVR anche se in fase di valutazione e di aggiornamento può farsi aiutare dal Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP). Di seguito vediamo cosa contiene il DVR e quindi come si procede alla valutazione dei rischi in azienda e perchè.

Il DVR è un documento importante perchè da una parte rappresenta una sorta di mappatura dei rischi che costellano le attività produttive durante il lavoro, e dall'altra parte è un vademecum delle disposizioni e delle prescrizioni necessarie per annullare quei rischi individuati e lavorare in totale salute e sicurezza sul lavoro. Minori rischi, minori incidenti sul lavoro e infortuni, che si traduce in maggiore sicurezza per i lavoratori e per tutti gli avventori dell'organizzazione.

La disciplina in materia prevede un modello standard di DVR soltanto per le aziende più piccole (ora fino a 50 dipendenti), per tutte le altre non esite un modello standard, potendo invece redigere il documento valutazione rischi in modo del tutto libero. Il modello standardizzato viene definito anche DVR sicurezza semplificato. Contiene delle linee guida relativamente semplici da seguire per espletare ciò che la legge prevede. Un modo per ridurre il carico di lavoro e di adempimenti per il datore di lavoro di quelle aziende molto piccole e che magari non hanno sistemi di produzione complessi e particolarmente pericolosi.

Le imprese e le aziende di nuova costituzione hanno tempo 30 giorni dall'avvio delle attività per produrre il primo DVR. Documento che deve essere aggiornato soltanto in alcuni casi specifici. La procedura di aggiornamento del dvr sicurezza semplificato e standardizzato è obbligatoria quando intervengono ristrutturazioni importanti del modello di business, della produzione, o dei macchinari. Anche in seguito ad un incidente grave si rende necessario l'aggiornamento del dvr sicurezza.

Esistono insomma alcune situazioni particolari in cui si deve rifare la mappatura dei rischi e la relativa valutazione, qusto perchè esistono motivi concreti per dubitare della validità in corso, e quindi della incolumità dei lavoratori.

Dal 2012 è stato poi istituito il DVRS, ossia il documento di valutazione dei rischi standardizzato, che permette alle piccole aziende fino a 50 dipendenti di seguire uno schema più semplice e intuitivo di stesura. Esistono delle linee-guida per compilare il DVR Standardizzato che in genere seguono un modello stabilito. Nei formati che girano in rete ad esempio si segue un ordine che parte dalla descrizione dell'azienda e del ciclo lavorativo, per procedere poi con la descrizione delle attività lavorative eseguite e delle mansioni assegnate.

Il D.Lgs.81/2008 stabilisce ovviamente il contenuto del DVR, come redigerlo e quali sono in sostanza i risultati che si tenta di raggiungere, ossia l’analisi preventiva dei rischi presenti e la loro neutralizzazione. Stabilisce altresì gli elementi che devono essere presenti e che non possono mancare, ma non stabilisce a priori il modello da utilizzare, se non appunto per DVR a procedura semplificata.

La sicurezza sul lavoro è uno degli elementi fondamentali da prendere in considerazione quando si avvia una qualunque attività d'impresa. La legge italiana ed europea insiste molto sul concetto di salute e di salubrità dei luoghi di lavoro e questo perchè la salute è un bene da tutelare a prescindere e senza riduzioni di intenti e di sforzi. A tal fine giova ricordare che le sanzioni previste per chi non ottempera a tutte le disposizioni previste dalla normativa vigente, sono molto pesanti.

La mancata compilazione del DVR Sicurezza ad esempio comporta una multa che può andare dai 2.400 ai 3.600 euro. Nei casi gravi (in caso di incidente con morte) può arrivare anche la reclusione con complicanze a livello penale.