Quando siamo tornati a scuola avevo un nuovo compagno di banco e la maestra ci ha detto che il mio nuovo compagno di banco non era italiano. Ho pensato che visto che non era italiano dopo un po’ se...

Italia postato da Delirio Preterintenzionale || 10 anni fa

Quando siamo tornati a scuola avevo un nuovo compagno di banco e la maestra ci ha detto che il mio nuovo compagno di banco non era italiano. Ho pensato che visto che non era italiano dopo un po’ se ne sarebbe andato e non sarebbe più stato il mio compagno di banco, ma lui rimaneva sempre.
Poi un giorno credevo di aver capito che il mio compagno di banco non è italiano ma siciliano. Credevo di aver capito così perché avevo sentito un signore in televisione che diceva che la Sicilia non è Italia, ma io sono sicura che il mio libro dice che è in Italia, e infatti mio papà che mi ha detto che la Sicilia è la più grande isola dell’Italia, come dice il libro, e dunque credevo che fosse chiarito, ma poi in un bar mentre mamma beveva un caffè ho sentito che la Sicilia è in Africa quindi, anche se la Sicilia è una grande isola, non si capisce bene dove stia, e i siciliani stanno in Italia ma non sono italiani, come il mio compagno di banco.
Però quando gli ho chiesto se era della Sicilia lui mi ha risposto che non sapeva bene dov’è la Sicilia, ma era sicuro che lui da lì non veniva. A dire il vero mi ha anche detto il nome del suo Paese, ma non me lo ricordo per niente perché è davvero molto difficile, però era un nome curioso e allora ho chiesto a lui com’era, se assomigliava all’Italia, e lui mi ha detto che non lo sapeva perché non c’è mai stato.
Come? Gli ho chiesto io. E lui mi ha raccontato che è nato in Italia, nella nostra città, dove sono nata io, ma che quando glielo chiedono lui risponde che è di quel posto che proprio non riesco a ricordarmi il nome perché è molto complicato da dire.
Visto che non riuscivo a capire sono andata dalla mia maestra durante la ricreazione nel cortile. Le ho domandato se per caso il mio compagno di banco è italiano senza saperlo e lei mi ha risposto che questo non può succedere e che se sei italiano dopo un po’ te ne accorgi per forza. La maestra continuava a fumare verso di me e la cosa mi dava un po’ fastidio, ma non ero mica convinta della risposta e allora le ho spiegato che il mio compagno di banco non è nemmeno siciliano e che quindi non si può fare confusione. Lei ha riso e mi ha detto che i genitori del mio compagno di banco sono di quel posto che non so dire e che quindi anche lui è di quel posto anche se non lo ha mai visto, è nato qui e parla solo italiano. Ho storto la testa e lei ha capito che avevo bisogno di un esempio e mi ha raccontato che anche il papà di suo marito era un fallito buono a niente e che quindi pure suo marito lo è, che certe cose si hanno in eredità dai genitori per forza, a volte ti va bene, a volte male, e tu devi capire com’è andata prima di fare cazzate. Poi è suonata la campanella e lei ha finito mezza sigaretta con un solo respiro.
Alla sera ho chiesto alla mamma cos’è una cazzata. Lei ha fatto quella faccia divertente di quando dico una cosa che non posso dire, ma ancora non mi hanno detto che non posso dirla, quindi posso dirla, allora l’ho ripetuta un po’ di volte, ad alta voce, perché così la faccia della mamma diventa sempre più buffa e a volte pure papà smette di guardare il calcio per capire cosa succede, e quando urlo davvero allora mamma grida anche lei che quella parola non si può dire e quindi io smetto di dirla altrimenti sono guai. Ogni tanto però capita che si scordano che mi hanno già detto di non dirla e allora posso ripeterla ancora un po’ di volte.
Mamma mi ha chiesto dove l’avevo sentita quella parola, le ho risposto che me l’aveva detta la maestra, lei mi ha detto arrabbiata che non era possibile, e io le risposto che la maestra me l’aveva detta mentre mi spiegava che suo marito è un buono a nulla come il papà di suo marito, cioè come il mio compagno di banco che è di quel posto che non ricordo come suo papà, però nessuno di loro è siciliano quindi non ci si può sbagliare.
Mamma allora ha guardato papà e lui mi ha chiesto se volevo vedere i cartoni.

Fonte: http://www.deliriopreterintenzionale.it/uncategorized/sofia-e-il-compagno-di-banco-non-italiano/