Lo scorso ottobre la Corte di Cassazione ha emanato una sentenza per definire le caratteristiche che rendono un materiale: sottoprodotto o materia prima secondaria. Tra i rifiuti speciali, anche di fanghi di cemento, come breccia e sabbione, derivanti dalle operazioni di lavaggio delle betoniere, molto comuni nell’industria edile, i quali dovranno necessariamente essere smaltiti come tali. Ai sensi del Codice dell'Ambiente una sostanza è considerata sottoprodotto solo se utilizzata direttamente senza alcun trattamento e solo se soddisfa i requisiti previsti per la protezione della salute e dell'ambiente. Deve essere generata da un processo produttivo di cui è parte integrante e il cui scopo non è la sola produzione. I sottoprodotti sono infatti riutilizzabili e commerciabili e non hanno bisogno di smaltimento, essendo parte del ciclo produttivo e non un semplice scarto di cui disfarsi.