Questo termine compare sempre più spesso sui mezzi d'informazione e nei dibattiti e sta ad indicare, ovviamente, il contrario di leveraging, cioè esercitare un «effetto leva» in senso finanziario, vale a dire ricorrere al debito per consumare di più od investire di più, nella speranza di conseguire redditi futuri che consentano di pagare gli interessi sul debito contratto e di restituire regolarmente il capitale preso in prestito alla scadenza prefissata. Talvolta, anzi spesso, queste condizioni non si sono avverate. Il processo di deleverage è dunque contrario: diminuire progressivamente l'indebitamento, restituendo capitale ed alleggerendo l'onere degli interessi, così da risanare la struttura finanziaria, riportarla in equilibrio, entro dimensioni meno pericolose e speculative. Negli anni trascorsi tutti - o quasi - si sono indebitati, soprattutto negli USA ed in alcuni paesi europei: famiglie, imprese, banche, istituzioni finanziarie in genere, e governi, che ultimamente si sono fatti anche carico del salvataggio di parte del sistema bancario. Ed ora tutti devono - o meglio dovrebbero - procedere all'operazione inversa. Le famiglie, ridimensionando il proprio tenore di vita ed il rapporto entrate-uscite, le aziende riducendo i costi, le banche ristrutturando le proprie basi di capitale, riducendo anch'esse i costi ed essendo più oculate nel concedere crediti e nell'operare sui mercati. Per i governi, alle prese con una congiuntura poco brillante, giusto per usare un eufemismo, le vie del deleveraging sono obbligate e per certi versi anche problematiche: diminuire il debito pubblico e le spese e/o aumentare le entrate; quindi, favorire la crescita dell'economia reale attraverso l'export e la domanda interna, aumentare le imposte, vendere beni pubblici e privatizzare, riassettare il sistema previdenziale aumentando l'età di pensionamento e ridimensionando le prestazioni, creare incentivi fiscali di vario tipo,… Misure che in tempi difficili possono creare frizioni, visto che la loro rapidità ed intensità di applicazione dipende in ultima istanza da scelte politiche. Inoltre possono avere effetti perversi o quanto meno contradditori, come l'accrescere la disoccupazione o frenare la crescita invece di stimolarla, e perfino condurre alla destabilizzazione sociale, come alcune avvisaglie in Euroland sembrano indicare.
Fonte: http://www.newsbusinessnews.blogspot.com/2012/01/deleveraging-leverage-debito-interessi.html