Avevo solo sentito parlare degli attacchi di panico, ma non conoscevo i particolari né i risvolti di questo terribile problema.

Salute e Benessere postato da moveup || 8 anni fa

Avevo solo sentito parlare degli attacchi di panico, ma non conoscevo i particolari né i risvolti di questo terribile problema. Mi sentivo in costante pericolo, smarrita, sola. Non sapevo che fare, ero tanto spaventata e disperata. Mi chiedevo come sarebbe stata la mia vita da quel momento in avanti e le risposte che mi davo non erano per nulla rassicuranti.”

È la storia, nonché una testimonianza del disturbo di panico, che si accinge a raccontare Manuela (nome immaginario), in cura dalla Dott.essa Anna Chiara Venturini, psicologa psicoterapeuta a Roma.

 

Il panico non si riferisce solo al “Dio Pan”...

Prima di proseguire con la testimonianza, vogliamo aprire una parentesi sul disturbo in questione.
Letteralmente parlando, il termine panico deriva dal greco πανικός, che vuol dire “che si riferisce al Dio Pan”, figura chiave della natura e dell'universo, anima e fermento di ogna creazione. Concretamente continuando, invece, ci riferiamo ad una forte sensazione di paura, terrore improvviso, slegato dalla riflessione, che scatta di fronte ad un qualsiasi (pseudo)pericolo, portando il soggetto a compiere atti inconsulti, avventati. Si tratta dunque di un disturbo d'ansia a tutti gli effetti, nonché un fenomeno sintomatologico piuttosto diffuso (pare che in Italia ne soffrano oltre 10 milioni di persone). Il fenomeno in questione esordisce solitamente nella tarda adolescenza o nella prima età adulta e ha un'incidenza maggiore nelle donne.

 

Com'è la vita di chi soffre di panico?

Gli attacchi di panico non sono tutti uguali. Vi sono casi in cui gli stessi attacchi non vengono nemmeno riconosciuti e, pertanto, neanche curati. Ogni paziente ha la sua storia e noi riprendiamo in mano la testimonianza di Manuela:

Mi sentivo in prigione, in uno di quei carceri di massima sicurezza da cui evadere è praticamente impossibile e soprattutto dove la vita quotidiana è un vero e proprio inferno. Non riuscivo più a fre nulla a sola, avevo bisogno sempre che qualcuno mi stesse vicino così da soccorrermi se mi fossi sentita male. Non andavo più al cinema nè al ristorante, tutti i luoghi chiusi in cui l’uscita di sicurezza non era immediatamente disponibile per me erano tabù. Non prendevo nè ascensore nè treno, ma soprattutto guidare in autostrada da sola per me era divenutato proibitivo ( anche perchè il primo attacco di panico si era manifestato proprio mentre guidavo in autostrada da sola e di conseguenza, dovendo fare quella strada quasi ogni giorno, per me era diventata una vera e propria agonia).

 

Disturbo di panico: l'importanza dello psicoterapeuta

A seconda della gravità, il panico potrebbe diventare un disturbo piuttoto invalidante. Ecco perché è sempre importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta, il quale in “alleanza” con il paziente si concentra sull'apprendimento di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali alla cura degli attacchi, con l'obiettivo di spezzare i “circoli viziosi” del disturbo.

Mi ha aiutata a riacquisire la fiducia in me stessa, mi ha confortata nei momenti in cui mi mancava addirittura la lucidità mentale perché la paura è davvero terrificante, mi ha supportata anche fisicamente durante le sedute, accompagnandomi dove il panico si era presentato e dove, ogni volta, cercava di tornare.”

 

Manuela oggi ha finalmente riacquisito la sua autonomia sia mentale, che fisica. Infine ha raccontato fieramente di aver ricominciato a camminare da sola, a dormire sola, a salire nuovamente in macchina e (soprattutto) a sentir e riconoscere l'ansia, senza far si che un eventuale attacco di panico sopraggiunga e possa avere la meglio.

Fonte: http://www.projectvar.net/comunicati-stampa/salute/5-rimedi-naturali-contro-gli-attacchi-di-panico/8768